FIRENZE – In piazza con l’hashtag #blocchiamolitalia, le imprese di TNI Horeca Italia, che hanno deciso di unirsi ai tassisti e, insieme a loro, commercianti e partita Iva, per una manifestazione nazionale di protesta contro le misure insufficienti messe in campo dal governo Draghi.
Serpentoni di auto in strada e allarmi dei negozi
La mobilitazione di oggi coinvolge diverse città italiane. Un lungo serpentone di taxi e mezzi privati si muoverà lento lungo i viali principali di Milano (partenza ore 8.30 da piazza Luigi di Savoia), Torino, Bologna, Firenze (ore 10 da via Simone Martini e conclusione in piazza Signoria), Perugia (ore 14, piazzale Umbria Jazz), Foggia. In segno di protesta i commercianti della rete ‘Esistiamo’, alle 10, suoneranno gli allarmi dei loro negozi.
Presidente Tni Naccari: «Presi in giro da tutte le forze politiche»
«Dopo un anno di pandemia, nulla è cambiato. Ancora una volta siamo stati presi in giro da tutte le forze politiche. Il Governo deve risarcire i danni subiti dalle nostre aziende, dovute alle chiusure e alle restrizioni anti contagio. Abbiamo già fatto ricorso contro la presidenza del Consiglio e attendiamo l’udienza del 4 giugno, ma nel frattempo abbiamo deciso di tornare nelle piazze, unendoci ai tassisti e ai commercianti in questa legittima protesta. Il decreto legge Sostegni – afferma Pasquale Naccari, presidente di TNI Horeca Italia – è una delusione. Arriveranno briciole, totalmente insufficienti a salvare le nostre imprese. Intanto continuiamo a pagare tasse, contributi, utenze e non ce la facciamo più. Ci rivolgiamo a tutte le categorie e ai dipendenti delle nostre aziende, sfiniti dai ritardi della cassa integrazione. Uniamoci e blocchiamo l’Italia», è l’appello di Naccari, che annuncia: «In mancanza di risposte concrete, la mobilitazione andrà avanti a oltranza».
Coppoli (Esistiamo): «Da qui all’estate rischia di chiudere un’attività su quattro»
«Abbiamo aderito alla protesta lanciata da tassisti e ristoratori – commenta Monica Coppoli, portavoce dei commercianti di Esistiamo – perché anche noi siamo insoddisfatti delle misure del Governo Draghi. In questo 2021 stiamo viaggiando con un 40-50% di fatturato in meno rispetto al periodo pre-pandemia, ma le spese sono aumentate. Da qui all’estate rischia di chiudere un’attività su quattro. Va peggio per i negozi di abbigliamento, che hanno risentito più di tutti: chiuderanno due su quattro».
In piazza della Signoria anche gli ambulanti di Assidea
Aderiscono alla mobilitazione anche gli ambulanti di Assidea, Associazione di tutela per gli operatori di mercato su area pubblica. «Siamo totalmente solidali con una categoria, quella dei tassisti – sottolinea il presidente Assidea Alessio Pestelli – con cui abbiamo condiviso in questi anni battaglie sociali importanti. Loro furono al nostro fianco per la battaglia sulla Direttiva Bolkestein nel 2016, noi oggi rivendichiamo con forza e sosteniamo tutte le loro richieste». Alle ore 11.30 una delegazione di ambulanti sarà in piazza della Signoria ad attendere l’arrivo del corteo dei tassisti. «In un particolare momento di crisi economica – conclude Pestelli – è fondamentale unire le forze per far sentire un’unica voce al Governo per un sistema di misure che continua a non funzionare rispetto allo stop forzato imposto per contrastare la pandemia».