SIENA – Cortemporanea, atto terzo, accoglie dal 27 giugno ‘Devil of Comparisons’, personale dell’artista ucraina Zhanna Kadyrova, a Palazzo Chigi Zondadari.

Il progetto, nato per volontà di Flavio Misciatelli, presidente Fondazione Palazzo Chigi Zondadari, che invita artisti italiani e internazionali a interpretare e realizzare lavori site-specific nella corte e nel salone centrale di Palazzo Chigi Zondadari, in piazza del Campo, rivela quest’anno una struggente attualità. La mostra, con la collaborazione della Galleria Continua, a cura di Massimiliano Bastardo, incrocia la tragedia del popolo ucraino con la speranza che la cultura possa contribuire a creare le condizioni per il ritorno della pace.

Zhanna Kadyrova con il suo linguaggio artistico interpreta la disperazione e il dolore del popolo ucraino.
Ogni lavoro, site specific e ready-made, è caratterizzato da un mix di pensiero; descrive l’amaro risultato del conflitto: paure e fede, aiuto e coraggio, lasciando allo spettatore l’interrogativo su come l’arte può essere simbolo di giustizia e coinvolta per diffondere un senso differente.

Zhanna Kadyrova, nata nel 1981 a Brovary nella regione di Kiev, dove vive e lavora, ha avuto un successo nazionale e internazionale, partecipando a biennali, mostre individuali e collettive in 15 paesi Dall’invasione della Russia nel 2022, l’attività di Zhanna Kadyrova si è concentrata sugli effetti della guerra. Tra le personali più recenti, quelle alla Galerie Rudolfinum di Praga, 2024; al Uppsala Art Museum, Uppsala, Svezia, 2024. ‘Daily Breadì è stata la prima grande retrospettiva dell’artista, nel 2023 al Kunstverein di Hannover . Partecipa alla mostra collaterale a cura del PinchukArt Centre ‘From Ukraine: Dare to Dream’, 60° Biennale dl Venezia ora in corso.

La pratica di Zhanna è corollario di violenza e resistenza, di cultura usurpata, di speranze e di ricordi tramandati. Tramite scultura, installazioni, la fotografia e altre mescolanze di elementi come vetro, pietra, ceramica e asfalto, Kadyrova è messaggera di un’arte umanitaria e sociale che non nasconde la realtà. L’emigrazione verso ovest, la cittadina di Berezovo, è stata una scelta sofferta quanto necessaria. Si è imposta la priorità di fare tutto il possibile per far sentire la propria voce: quella di un’artista che tramite ogni tipo di gesto diffonde e difende.

In occasione della personale a Palazzo Chigi Zondadari, il 28 giugno, Zhanna Kadyrova presenta un progetto speciale correlato al Museo di Arte Sacra di Buonconvento, Fondazione Musei Senesi. In mostra tre opere tra cui una della serie ‘Palianytsia’, pane in ucraino, in dialogo con la collezione del Museo della Mezzadria. L’idea è quella di creare un dialogo tra l’arte contemporanea e le opere delle collezioni dei musei di Fondazione Musei Senesi, non solo luoghi dove si narra la storia, ma anche spazi che accolgono la creatività contemporanea.