Soddisfazione per i tempi rapidi con cui Bruxelles ha accolto la richiesta della Toscana di riprogrammare l’investimento di 154,7 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo sociale (Fesr), destinandolo a misure per l’emergenza coronavirus. Ora si attende lo sblocco dei 110 milioni del Fondo sociale europeo (Fse), anch’essi riprogrammati. E’ quanto esprimono il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assessore alla presidenza e bilancio Vittorio Bugli, richiamando da un lato, quanto discusso in Consiglio regionale già a fine luglio, a proposito della riprogrammazione complessiva di 264,5 milioni di euro per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica da covid; dall’altro, l’accordo con il Governo per avere assicurati comunque i finanziamenti per i progetti già in essere. Una accordo ‘sancito’ dalla delibera Cipe d’inizio agosto.
La suddivisione delle risorse Le risorse – 154,7 milioni – saranno così suddivise: 10 milioni per un progetto sperimentale di telemedicina, per assistenza a distanza di malati cronici cardiopatici; 3,7 milioni per l’acquisto di attrezzature informatiche per la scuola, e 141 milioni per il sostegno alle attività economiche toscane. In particolare, di questi ultimi 115 saranno per gli investimenti delle imprese; 10 andranno a sostenere l’acquisto di servizi digitali per le piccole e medie imprese; 5 milioni per la creazione degli empori di comunità (presidi nelle aree interne che forniscono beni e servizi, come ad esempio la riscossione della pensione, che saranno individuati dalla Regione); 1 milione per la creazione della rete delle cooperative di comunità e 10 per le aziende del turismo maggiormente colpite dalla crisi. Ulteriori 110 milioni sono quelli della riprogrammazione del Fondo sociale europeo, anch’essi ridefiniti dalla Giunta toscana, con queste destinazioni: 60 milioni per la sanità; 1,3 per l’istruzione; 18,7 per il lavoro e 30 indirizzati al settore sociale.