«Se si deve fare un lockdown lo si faccia, lo si motivi bene ma soprattutto usiamo questi giorni per organizzarci e condividiamo le scelte che si fanno». Il sindaco di Firenze Dario Nardella rompe gli indugi e in tempi molto incerti, causa aumento contagi Covid, apre alla possibilità di chiusure totali nel Paese.
«Non polemizziamo, organizziamo il sistema sanitario» «Questa seconda ondata è peggio della prima – ha detto intervenendo alla trasmissione ‘L’aria che tira’, su La7 – Invece di usare questi giorni per polemizzare, usiamoli per organizzare il sistema sanitario, i reparti Covid, la terapia intensiva. Facciamo in modo che una volta per tutte i tamponi diano le risposte entro 12 ore, e che le Regioni utilizzino sistemi quanto più omogenei».
«Non accetto Firenze a ferro e fuoco da neofascisti» E a proposito dell’annunciata manifestazione di protesta contro il Dpcm organizzata via Whatsapp per domani Nardella ha detto che «le autorità stanno indagando perché i promotori sono volutamente anonimi. Nella grafica del volantino c’è un’onda nera con delle fiamme che avvolgono la città di Firenze. Le autorità ci dicono che dietro questa cosa ci sono probabilmente movimenti neofascisti. Firenze è città aperta e democratica ma io non accetto che la mia città venga messa a ferro e fuoco da un manipolo di neofascisti che vogliono usare la disperazione e la rabbia della gente. Abbiamo visto – ha concluso il sindaco di Firenze – quello che è successo a Roma, Torino, Milano e non è accettabile».