«Tra smart working, mancanza di turisti, orari ridotti e paura della gente ad uscire, il nostro settore è in terapia intensiva». Così, in una nota, Aldo Cursano, che di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, è presidente regionale toscano e vicepresidente vicario nazionale.

«Senza congressi e cerimonie si decreta la morte di catering e banqueting» «Il nuovo Dpcm firmato ieri dal premier Conte getta poche luci e molte ombre sul settore dei pubblici esercizi. Se bar e ristoranti in qualche modo si ‘salvano’, pur fortemente penalizzati in alcuni casi, senza congressi e cerimonie si decreta la morte di catering e banqueting. Le discoteche erano già state sacrificate. Insomma, si uccide il mondo dello svago e della socialità e quel sistema di imprese che ad oggi rappresentava un marchio identitario per il nostro Paese, uno stile di vita e un modello di accoglienza. Anche se l’attività di bar e ristoranti resta più o meno garantita, ci sono molti fattori che indeboliscono la domanda – prosegue Cursano – Per evitare che la pandemia sanitaria diventi una pandemia economica e sociale ancora più spaventosa – riprende – chiediamo con urgenza tre forme di sostegno: indennizzi per il fatturato perso, rinnovo del credito d’imposta sugli affitti almeno fino alla fine dell’anno e proroga della cassa integrazione. La parola d’ordine deve essere salvare imprese e occupazione».

«Bene non anticipare chiusura per il servizio al tavolo» «Le poche luci del Dpcm – sottolinea il presidente – consistono nella scelta di non anticipare ulteriormente la chiusura per il servizio al tavolo, già fissata alle ore 24 dal decreto del 13 ottobre, poi nella volontà del Governo di trovare forme risarcitorie per le imprese penalizzate dalle nuove regole. Segno che il presidente del Consiglio, che ho incontrato la settimana scorsa a Roma insieme alla delegazione di Fipe-Confcommercio nazionale, ha compreso la serietà e il senso di responsabilità della nostra categoria. Servono subito misure compensative per salvare insieme alle imprese storie, identità e i sacrifici di una vita. Come Fipe-Confcommercio Toscana stiamo valutando le azioni da intraprendere», conclude Cursano.