Le foto dei volti degli infermieri dell’ospedale di Prato sono tornate a comparire sui loro camici e sulle loro tute, quelle indossate ogni giorno per proteggersi dal contagio. Come nel corso della prima ondata della scorsa primavera, dunque, molti degli operatori sanitari dell’ospedale Santo Stefano di Prato indossano una stampa della foto del loro volto: la necessità di far sentire ai pazienti la propria vicinanza si è trasformata nella volontà degli operatori di mostrare il viso, sempre nascosto dai dispositivi di sicurezza. Visiere, mascherine, occhiali, che evidentemente mettono a disagio chi tra i malati si trova già in una condizione psicologicamente difficile.
Più vicini ai pazienti «Nel nostro reparto di terapia intensiva arrivano i pazienti più gravi – spiegava a maggio Beatrice Bettazzi, coordinatrice infermieristica dell’ospedale: nei loro sguardi c’è la paura, la solitudine, la sofferenza. Tutto il team degli infermieri ha cercato così di trovare un sistema per comunicare con gli ammalati ed esser più vicini». Negli ultimi giorni, gli infermieri pratesi hanno ripreso questa abitudine. Una fotografia pubblicata oggi dal presidente della Toscana Eugenio Giani su Facebook li ritrae nuovamente con i camici “personalizzati”.