«La sperimentazione è in corso, non so quando diventerà un farmaco che si chiederà in farmacia, ma in qualsiasi momento sarà, il fatto che in Toscana si è arrivati a questo risultato attraverso la Fondazione Toscana Life Sciences è bellissimo». Con queste parole il governatore Eugenio Giani ha consegnato il Pegaso D’oro allo scienziato Rino Rappuoli e al presidente della Fondazione Toscana Life Sciences, Fabrizio Landi. Entrambi sono al centro di una nuova strategia scientifica basata sugli anticorpi monoclonali per sconfiggere il Covid 19, su cui lo stesso Governo italiano sta investendo in modo significativo, per accelerare i risultati della ricerca di un vaccino, che dovrebbe proteggerci definitivamente dalla pandemia in corso.
Il governatore Giani: «Chiarezza, determinazione e straordinaria competenza» «Avrei voluto vedere in questa cerimonia il calore della gente e la partecipazione dei cittadini – ha aggiunto Giani – perché nell’occasione di oggi c’è il senso della speranza. Con Fabrizio mi lega una profonda amicizia anche perché a Firenze opera professionalmente, Rappuoli è il padre dei vaccini e fin dalla prima fase della pandemia del coronavirus aveva deciso di prendere una strada che è stata percorsa con chiarezza, determinazione e straordinaria competenza. Landi e Rappuoli hanno scelto di concentrare le ricerche su un anticorpo, più che su un vaccino, e hanno cominciato a raccogliere anticorpi da chi aveva vissuto il Covid nella prima fase. Anche il consigliere Stefano Scaramelli lo ha avuto ed è stato uno dei donatori di plasma iperimmune. Da 4500 donatori hanno isolato 3 anticorpi e poi l’8 ottobre scorso mentre ero a Siena in visita proprio a Tls, Rappuoli e Landi ricevettero la notizia che tre di quei anticorpi erano statio vidimati e avevano un’efficacia eccezionale. L’immagine di Tls che ho è quello di un gruppo di giovani con forme contrattuali anche precarie e temporanee che con straordinaria passione lavorano su microscopi e sono arrivati a questo risultato straordinario. Mai Pergaso con le sue ali ci ha portato così in alto in Toscana come i due che consegnamo oggi. Sono emozionato e orgoglioso».
Lo scienziato Rappuoli: «In Italia si investe poco in ricerca scientifica» «Rappresento un gruppo che avrebbe dovuto essere qui a ricevere questo riconoscimento, gruppo di ragazzi che hanno lavorato da febbraio giorno e notte. Il nostro sarà uno dei primi farmaci per questo virus. Peccato non poter far festa, lo faremo a tempo debito. Questo premio lo hanno meritato loro. Il valore della ricerca scientifica è una cosa di cui spesso non si parla, in Italia si investe pochissimo, Tls è uno dei pochi esempi, polo strategico in cui si è deciso di fare questo. Invece la ricerca crea posti di lavoro ed è il motore dell’economia moderna. Se non investiamo saremo un Paese di serie B. Quando ho cominciato a lavorare, avevo un gruppo che aveva 200 persone. Oggi ne abbiamo 2500 per una ricerca di alta qualità. Il nostro Paese deve imparare a valorizzare la scienza e gli scienziati e fare quello che in piccolo facciamo in Tls, assumiano giovani, persone che invece di andare all’estero stanno qui e producono per il futuro. E se facciamo bene, il loro lavoro produrrà lavoro per altri. Grazie alla Regione Toscana che è riuscita a investire in ricerca».