Un ringraziamento collettivo tutti gli operatori e volontari della sanità apuana per come hanno saputo reagire all’emergenza rappresentata dal Covid, che qui ha colpito più duramente che altrove facendo in modo che in quest’area si registrasse il punto più alto della lotta al contagio. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi spiega con queste parole le motivazioni del conferimento del Pegaso d’oro, il massimo riconoscimento regionale, agli operatori e ai volontari della sanità apuana, come simbolo di tutti i circa 50mila addetti del Sistema sanitario regionale. Anche a loro va il Pegaso d’oro della Regione Toscana. La cerimonia si è svolta questo pomeriggio all’ospedale delle Apuane di Massa. Il presidente Rossi ha consegnato il Pegaso d’oro, la massima onorificenza della Regione Toscana.
Il riconoscimento è stato simbolicamente consegnato nelle mani del direttore generale della Asl Nord Ovest. Massa è stata scelta in quanto la provincia apuana è stata tra le prime e tra quelle più duramente complite dal virus. Ma è come se il presidente l’avesse dato a ciascuno dei circa 50.000 operatori del Sistema sanitario regionale, in quanto tutti, in qualunque zona l’abbiano fatto hanno saputo dare un generoso ed instancabile contributo nella cura dei tanti cittadini colpiti. Dopo aver ricordato tutti coloro (oltre 150) che non ce l’hanno fatta nella provincia di Massa Carrara, Rossi ha sottolineato come tutta l’organizzazione regionale abbia dato buona prova di sé e come l’esperienza fatta abbia dimostrato che era giusto rinnovare e modernizzare gli ospedali e la sanità toscana spendendo, negli ultimi anni, oltre 3,8 miliardi di euro. Nell’area apuana tutti si sono mossi con grande efficienza ed efficacia.
Il Pegaso d’Oro è un riconoscimento istituito dalla Giunta regionale nel 1993 per segnalare cittadini italiani o di altri Paesi, che hanno reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale attraverso la loro opera in campo culturale, politico, filantropico e del rispetto dei diritti umani. Il premio consiste in una riproduzione del cavallo alato Pegaso, eletto a simbolo della Regione Toscana già a partire dalla prima legislatura, tratto, e in parte modificato, da una moneta attribuita a Benvenuto Cellini, oggi conservata al Museo nazionale del Bargello di Firenze.