Cancellazione della Tari relativa all’anno 2020 per le attività economico produttive chiuse. A chiederlo è Anci Toscana che sollecita la Regione ad attivarsi nella Conferenza Stato-Regioni.

Attività economiche in difficoltà «In questa fase di straordinaria emergenza, riteniamo opportuno prendere in considerazione la difficoltà delle attività economiche e produttive nel pagamento della Tari in riferimento al periodo di chiusura, imposto dalle disposizioni in materia di gestione e contenimento dell’epidemia Covid-19 – spiega Francesco Raspini, delegato dell’associazione per politiche ambientali e rifiuti e assessore di Lucca in una lettera inviata all’assessore regionale Federica Fratoni – Al contempo, i soggetti gestori del servizio di igiene urbana e i Comuni, già com’è noto in affanno dal punto di vista finanziario, andrebbero incontro ad un minor gettito che verrebbe a gravare sulla generalità degli utenti Tari o Tari corrispettivo, dato che il regolare svolgimento del servizio di igiene urbana oggi costituisce un presidio indispensabile. Inoltre, si pone l’esigenza di prevenire possibili contenziosi sul corrispettivo del tributo nel periodo in questione. Tale ultimo aspetto, peraltro, assume particolare rilevanza in presenza di norme regolamentari che possono trattare in maniera disomogenea tale fattispecie, creando situazioni di disparità».