«La scuola non è solo apprendimento, la scuola è vita, e se gli studenti comunque escono di casa, e lo sappiamo benissimo, tanto vale che vadano in un ambiente controllato come la scuola perché tutta la comunità scolastica ha lavorato perché lo sia». A dirlo Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione, che oggi a Firenze ha incontrato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
«Toscana ha fatto grandissimo lavoro»
«Ringrazio il presidente Giani che ha messo la scuola al centro delle sue scelte politiche», ha affermato, lodando la scelta della Toscana di riaprire le scuole superiori col 50% in presenza dallo scorso 11 gennaio. «Credo che la Toscana – ha aggiunto Azzolina – abbia fatto un grandissimo lavoro, e credo che la comunità, non solo quella scolastica, ma anche le famiglie possano essere orgogliose del lavoro fatto: si può fare. Nel momento in cui c’è la buona volontà, da parte di tutte le istituzioni – perché la scuola ha una governance molto complessa – e se si lavora tutti insieme per un obiettivo, i risultati si ottengono. È ovvio che bisogna essere sempre molto prudenti, perché viviamo all’interno di una pandemia» ha sottolineato il Ministro.
Giani: «Vale la pena fare scelte coraggiose»
«Per il valore dell’istruzione vale la pena fare scelte coraggiose» le ha fatto eco il governatore Giani. «Ringrazio la ministra Azzolina che ha scelto di metterci la faccia ribadendo il ruolo della scuola e dell’istruzione, fondamentali della nostra comunità. Abbiamo voluto seguire le indicazioni che il ministro aveva già illustrato da dicembre per riaprire le scuole subito dopo le festività – ha aggiunto Giani – Siamo partiti l’11 gennaio corrispondendo alla volontà condivisa con tutte le Regioni. Noi lo abbiamo fatto perché i dati pandemici ce lo hanno permesso, ma valutando anche che quando si tratta di affrontare un’emergenza bisogna stare attenti ai messaggi che passano nella comunità: il messaggio che stava passando era che la scuola non fosse un elemento centrale della nostra società, che l’istruzione fosse quasi un peso in un Paese impegnato solo a uscire dalla pandemia. Questo non era accettabile. Abbiamo quindi programmato le modalità per il rientro, tutti insieme, con un grande lavoro di squadra, tra istituzioni, dirigenti scolastici e presidi, volontariato. Siamo ripartiti da dieci giorni, ma se andiamo a vedere le curve dei contagi l’altra settimana abbiamo avuto 2901 contagi in tutta la Toscana, il che significa che per ritrovare un dato così basso bisogna tornare all’11 ottobre cioè prima della seconda ondata della pandemia». Prima di recarsi all’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Gobetti – Volta” di Bagno a Ripoli, il presidente Giani e l’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, con l’assessora del Comune Sara Funaro, hanno accompagnato la ministra Azzolina alla galleria degli Uffizi per una breve visita.