Nel mese di marzo 2020 si registra in Toscana il 13,8% di decessi in più rispetto alla media tra il 20 febbraio e il 31 marzo degli anni 2015-2019. A rivelarlo il rapporto Istat sull’impatto dell’epidemia Covid-19 redatto insieme all’Istituto superiore di sanità su un campione nazionale di 6866 comuni, l’87% dei 7904 complessivi.

La media dei decessi tra il 20 febbraio e il 31 marzo degli anni 2015 – 2019 era stata di 4606 mentre nel solo mese di marzo 2020 le morti sono state 5089 con un aumento in termini assoluti di 483 decessi. Un dato in cui i decessi accertati per Covid-19, nel solo periodo preso in esame, hanno inciso per il 4,4% (226 decessi assoluti) ma che più in generale potrebbe aver influito sull’incremento complessivo delle morti, considerata soprattutto la variazione percentuale delle singole province tra gennaio e febbraio 2020 rispetto alla media 2015-2019. Tutti i territori toscani, infatti, avevano fatto registrare un segno negativo. A Massa Carrara il dato era del -18,6%, a Pistoia del – 6,5%, a Livorno del -6,1%; a Grosseto dello 0,5%, a Lucca del -4,7% mentre a Firenze del -11%. Chiudevano Arezzo con un -0,1%, Prato con – 13,8% e Siena con -1,4%.

Dati completamente ribaltati ad un solo mese di distanza. Nella triste classifica dei decessi è la provincia di Massa Carrara a far registrare l’incremento maggiore passando da 287 a 385 morti (36 accertati per Covid +9,4%), segue Pistoia che è passata da 352 a 444 con un aumento di decessi del 28,8% (42 accertati +9,5%). Al terzo posto Pisa che è passata da 404 a 487 +25,8% (24 accertati +4,9%), Livorno da 453 a 5050 +20,2% (accertati 19 +3,8%), Grosseto da 314 a 371 +17,5% (accertati 4 + 1,1%); c’è poi Lucca da 525 a 579 +10,1% (accertati 29 +5%), Firenze da 1326 a 1364 +6% (accertati 48 +3,5%), Arezzo da 432 a 444 +2,5% (accertati 7 +1,6%), Prato da 265 a 253 +1,9% (accertati 12 +4,7%) e infine Siena da 249 a 257 +1,2% (accertati 5 +1,9%).