«Non è ammissibile la regola della presunzione che il contagio sia stato contratto in occasione di lavoro; i datori di lavoro rischierebbero così di trovarsi coinvolti in procedimenti penali con ripercussioni anche in termini di responsabilità amministrativa». A dirlo in una nota le associazioni di categoria della Toscana Sud (Confindustria Toscana Sud, Confcommercio Siena, CNA Siena, Confartigianato Siena, Confesercenti Siena) chiedondo «con una sola voce urgentemente al governo la revisione dell’Art.42 del d.l. del 17 marzo 2020 n. 18 in merito alla disciplina nel caso di contagio da Covid-19 per un lavoratore che ha ripreso la sua attività a carico del datore di lavoro». Le associazioni annunciano anche l’avvio di una raccolta di firme contro l’assimilazione ad infortunio di eventuali contagi da Covid-19.
«L’attivarsi della presunzione – spiegano nella nota – implica che il datore debba dimostrare un’interruzione del nesso, concretamente infattibile date le multiformi, complesse ed imprevedibili occasioni di contagio da Covid-19. I datori di lavoro chiedono quindi che sia rivista la norma in questione, escludendo l’ipotesi di contagio da Covid-19 dalla disciplina dell’incidente sul lavoro ed eliminando, quindi, lo scattare della disciplina penale. Chiunque abbia un’azienda, piccola o grande, in questo momento sta facendo uno sforzo immenso per cercare di strappare alla forza distruttrice sull’economia scatenata dalla pandemia, la propria azienda costruita spesso sul lavoro di generazioni e l’eventualità di un nuovo rischio quale quello dell’assimilazione del contagio a infortunio sul lavoro indurrà molti imprenditori a rinunciare definitivamente alla prosecuzione delle proprie attività. Salvare un’azienda vuol dire innanzitutto salvare posti di lavoro, sostentamento alle famiglie, tenuta dell’economia».
«Imprenditori lasciati da soli» «Gli imprenditori, come accade quasi sempre in questo paese – spiegano – sono lasciati soli da tutti i punti di vista, su tutto la mancanza concreta di aiuti economici reali, ma con la norma in questione rischierebbero di subire processi penali sulla base di una colpevolezza indimostrabile, questo è troppo! Non siamo untori! No infortunio da Covid-19 nelle imprese!».