Dopo anni di storiche contrapposizioni, NCC e Taxi trovano l’unità e chiedono congiuntamente al Comune di Firenze e alla Regione Toscana l’immediata riapertura di un fattivo (e ormai non più rinviabile) tavolo di lavoro per risolvere le problematiche che affliggono l’intero comparto dall’inizio della pandemia COVID-19.
Peggioramento economico Ad unire Anitrav, CNA, Confartigianato, Sitafi, Uil trasporti, Unica CGIL e Uritaxi di Firenze il sempre maggiore peggioramento dello stato economico dei Tassisti e degli NCC che da marzo si è attestato fra il 10% e il 30% (valore di picco raggiunto solo nei due mesi estivi) di quanto incassato nei medesimi mesi dell’anno precedente. Un settore che, per il suo carattere pubblico, deve assicurare la presenza al lavoro anche se questo praticamente non esiste e che, senza interventi reali e fruibili, sta rapidamente decadendo con il pericolo concreto di vedere scomparire molte aziende che stanno attualmente lavorando senza riuscire neanche parzialmente a coprire i costi fissi di esercizio.
Le proposte Taxi e Ncc hanno presentato nei mesi scorsi proposte rivolte al sostegno economico, all’ampliamento del bacino dell’utenza e alla lotta all’abusivismo e, sebbene tanto il Comune di Firenze che la Regione Toscana ne abbiano favorevolmente accolto molte, i “buoni propositi” si sono tradotti spesso in un niente di fatto che l’attuale situazione della categoria non può assolutamente permettersi. Da qui la presentazione formale di un nuovo pacchetto di richieste che prevede per il Comune di Firenze: l’esenzione, per il biennio 2020/2021 dal pagamento delle tasse comunali che insistono sulla categoria (COSAP, Tasse accesso ZTL ecc.) per tutti i mezzi immatricolati ed intestati a licenze taxi ed autorizzazioni NCC emesse dall’Amministrazione Comunale di Firenze; la rapida attuazione operativa per l’utilizzo dei voucher nazionali(gli attuali 35 milioni a base nazionale di cui 736.080,93 assegnati al Comune di Firenze); l’attivazione di tutti gli strumenti necessari a contrastare il dilagante fenomeno dell’abusivismo e, in particolare, svolgere una fattiva azione di interdizione a tutti i soggetti, privi di titoli autorizzativi per il trasporto persone conto terzi di cui alla Legge 21/92, art. 85 e 86 del codice della strada, che trasportano persone con veicoli M1, motoveicoli, motocarrozzette, golf car, risciò, tuk tuk; il sostegno alle istanze presentate alla Regione Toscana.