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Anche la Toscana diventa regione arancione. Succederà da mercoledì quando scatteranno misure più restrittive rispetto a quelle attuali. Ad annunciarlo è  il governatore dell’Abruzzo spiegando che «il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l’esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo, insieme ad altre quattro Regioni – Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì».

Il sindaco di Firenze: «Massimo impegno e la massima serietà» Poco dopo la conferma del sindaco di Firenze Dario Nardella che ha spiegato che «saremo tutti impegnati nel prepararci per questa fase ulteriore che credo sia giusto accogliere col massimo impegno e serietà anche perché non era da escludere che la Regione, visti gli ultimi dati del nostro Comune e della nostra area metropolitana, passasse da fascia gialla a arancione. Non è una classifica o una gara, è semplicemente l’attestazione di una situazione che ci dimostra che purtroppo la curva epidemiologica non è ancora stata bloccata. Credo che una misura del genere debba essere accolta col massimo impegno e la massima serietà. Se saremo bravi potremo certo tornare al regime precedente». Queste 5 nuove regioni vanno ad aggiungersi alle due regioni già classificate nei giorni scorsi come arancioni, la Puglia e la Sicilia.

Le nuove restrizioni Fermo restando il coprifuoco valido in tutta Italia dalle ore  22 alle ore 5, nelle zone arancioni sono vietati gli spostamenti per uscire dalla regione, salvo comprovati motivi di necessità, salute e lavoro. E’ vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo comprovate esigenze lavorative, studio, salute, situazioni di necessità o per svolgere attività e usufruire servizi non disponibili nel proprio comune. Sono sospesi 7 giorni su 7 tutti i servizi di ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie, tranne mense e catering continuativo su base contrattuale. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e con asporto, quest’ultima fino alle 22. Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante su autostrade, ospedali e aeroporti.