«Il nuovo coronavirus è una sfida non solo per la Cina, ma per l’intera comunità internazionale. Ma il virus è sotto controllo e si può guarire. Non si deve avere timore perché è meno mortale di quello dell’influenza stagionale. A Wuhan la mortalità è del 2%, nel resto della Cina dello 0,49%. E nel resto del mondo ci sono stati solo tre casi di mortalità». Lo ha detto il console della Repubblica popolare cinese a Firenze, Wang Wengang, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede della regione Toscana. «Sono d’accordo con il segretario generale dell’Oms: realtà invece di timore, scienza invece che notizie false – ha aggiunto in console cinese – In Italia emergono casi di razzismo. Ci fa piacere che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia visitato una scuola cinese e organizzato un concerto, e che il sindaco di Firenze, Dario Nardella abbia abbracciato cittadini cinesi. Subito dopo lo scoppio dell’epidemia il governo cinese ha messo al primo posto l’incolumità e la salute del popolo cinese. Noi siamo fiduciosi di vincere questa lotta contro il virus».
Le rassicurazioni «In Cina, a parte la regione di Hubei, i casi sono già in calo per l’undicesimo giorno consecutivo – ha proseguito il console cinese a Firenze -. Il governo cinese condivide informazioni e aggiornamenti sul virus con la comunità internazionale, in modo trasparente e responsabile. Qui il consolato tiene contatto stretto con le autorità regionali, abbiamo fatto numerose riunioni per discutere il lavoro da fare. Uno dei risultati della nostra collaborazione è l’imminente apertura di questo ambulatorio all’Osmannoro. Ora stiamo cercando un’altra sede per istituire un ambulatorio dedicato anche a Prato. Voglio ringraziare la Regione e le autorità sanitarie per l’aiuto che stanno dando alla comunità cinese. Il consolato è a disposizione per tutte le misure di prevenzione necessarie per contrastare il virus e proteggere l’incolumità e la salute di tutti i cittadini, non solo cinesi, ma anche italiani. Sono convinto che con l’impegno di tutti si potrà vincere questa lotta contro il virus».