Nel corso del 2020, rispetto al -0,29% del dato nazionale le imprese femminili nelle province di Siena e Arezzo hanno registrato una flessione più accentuata pari appunto al -1,4 %.
Più positivo è invece il dato relativo alla componente femminile sul totale delle imprese: un’incidenza del 23,5% ad Arezzo e del 24,3% a Siena, percentuali ben più alte della quota nazionale che è scesa al 21,98. Sono i numeri del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Arezzo-Siena.
«L’emergenza Coronavirus ha dunque avuto un effetto negativo anche sulla demografia imprenditoriale femminile – spiegala presidente Sonia Dalla Ragione -. Ancora più preoccupante è peraltro il dato sull’occupazione femminile: dei 444 mila posti di lavoro perduti a livello nazionale nel 2020 , 300.000 hanno riguardato donne. Un’emorragia causata dall’impatto maggiore della crisi nei settori a più forte presenza femminile (commercio, turismo e servizi alle persone) e dal fatto che il blocco dei licenziamenti non ha tutelato i contratti più precari dove la presenza femminile è maggiore. Come più volte osservatori ed analisti economici hanno evidenziato – ha proseguito Dalla Ragione – imprenditrici e lavoratrici donne sono state coloro che, assieme ai giovani, hanno subito con maggiore durezza le conseguenze dell’emergenza economica causata dalla pandemia. Sono quindi necessari interventi specifici di sostegno che devono, in tempi brevi, correggere questa penalizzazione. Come Comitato Ife dell’Ente camerale di Arezzo e di Siena sollecitiamo la rapida attuazione delle misure già preannunciate ad iniziare dagli sgravi contributivi per le assunzioni di donne disoccupate e dal fondo per il sostegno all’imprenditoria femminile. Provvedimenti che peraltro, oltre ad avviare un percorso virtuoso in grado di assicurare una reale parità di genere, sono in grado di dare un contributo determinante alla crescita della vita economica ed imprenditoriale del nostro Paese».