«Il ritorno in zona arancione della Toscana sarebbe drammatico. Siamo fortemente preoccupati, soprattutto ora che si intravedono piccolissimi stimoli di ripresa. La questione non è più solo economica, ma anche psicologica: alzare il bandone e chiudere con questa frequenza, con un valzer estenuante di colori, sta diventato stressante e disarmante. Si rischia di perdere davvero la speranza nel futuro».
A dirlo Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze.
«I dati di contagio molto spesso non riguardano il mondo dell’impresa che si conferma essere un luogo sicuro – continua Sorani in una nota -. I ristoratori e gli imprenditori hanno investito soldi ed energie per mettere in sicurezza i loro locali, sarebbe folle continuare a non premiare questi sforzi. Ci auguriamo che se davvero la zona arancione diventasse certa, ci siano almeno ristori certi e concreti».
Per Sorani, «le attività di ristorazione animano le città, le rendono vive, e in una situazione drammatica come quella attuale hanno tutti gli strumenti per continuare a farlo in sicurezza».