Operatori sanitari, forze dell’ordine, ospiti di Rsa e Rsd potranno usare una app della Regione Toscana per comunicare informazioni anamnestiche (i dati forniti dal soggetto sulla sua condizione di salute) da eventuale contatto Covid-19, informazioni sul luogo di lavoro e sul ruolo ricoperto dalla persone oggetto di test. I dati, spiega la Regione in una nota, saranno utilizzati per uno studio di sieroprevalenza.
No a tracciamento spostamenti Non è invece contemplata, secondo quanto spiega la Regione, la possibilità di un tracciamento della posizione delle persone. «La geolocalizzazione presente nella App, che il soggetto può decidere in autonomia di attivare o meno», si legge nella nota, «rileva solo ed esclusivamente il luogo della effettuazione del test o della risposta al questionario sopra descritto. I dati vengono raccolti in maniera anonima e trattati nel più assoluto rispetto della privacy». La app, che si chiama #acasainsalute, ha una modalità di raccolta dei dati legata ad un singolo soggetto, oppure un’altra modalità ‘ambulatorio’, che consente di raccogliere velocemente informazioni di più soggetti, e può essere usata in contesti in cui un solo operatore effettua più prelievi presso una ditta o una Rsa.