La Fiorentina stacca il pass per le semifinali di Coppa Italia e accede al penultimo atto del torneo dopo un’intensa e bella partita con il Siena. Il derby finisce come da pronostico, con la vittoria dei viola per 2-1 sui bianconeri. Ma i complimenti in questo caso vanno fatte ad entrambe le compagini che hanno dato vita ad un match vivo e vibrante, giocato sotto una pioggia incessante, e risolto a dieci minuti dalla fine da un colpo di testa di Compper sull’unica disattenzione difensiva della Robur nella seconda metà di gara.
 
Il match È stata una bella partita, fatta e condotta per larghi tratti dalla Viola che ha sfoggiato tutta la sua supremazia dal punto di vista tecnico e del palleggio ma che, contro il Siena, ha forse fatto un po’ più di fatica rispetto a quanto si poteva pronosticare alla vigilia. E qui vanno resi grandi meriti a mister Beretta e ai suoi giocatori, capaci di una prestazione attenta, ordinata e soprattutto mai doma. Complice anche il terreno di gioco appesantito dalla forte pioggia, la Fiorentina non è riuscita a sviluppare la propria manovra con la consueta fluidità. Anche perché di fronte si è trovata una squadra molto compatta, la Robur, che alla fine non ha fatto vedere più di tanto la differenza di categoria tra le due squadre, pagando solamente – ai fini del risultato – le disattenzioni di Dellafiore sul gol di Ilicic e di Giacomazzi che si è dimenticato Compper in area di rigore per l’inzuccata decisiva del tedesco. Lo stesso uruguagio del Siena, con un bel colpo di testa, aveva interrotto l’imbattibilità di Neto che durava da oltre 600 minuti: e questo è sicuramente un altro motivo di forte orgoglio per i bianconeri nel contesto di una partita sempre molto sentita all’ombra della Torre del Mangia.
 
Felicità viola, orgoglio bianconero Sorride Montella, avanza la Fiorentina. Adesso l’Udinese che nel suo quarto di finale ha eliminato il Milan. Un’altra buona notizia per i viola visto che il tabellone di Coppa Italia sembra decisamente favorevole per la squadra dei Della Valle, alla ricerca del primo trofeo da mettere in bacheca dopo dieci anni di presidenza. Orgoglio invece in casa Siena con la squadra che esce sconfitta ma assolutamente non ridimensionata, anzi tutt’altro. Ieri mattina c’era stato anche il mezzo shock in casa Robur con il direttore sportivo Antonelli che aveva annunciato il rinnovo del contratto per l’idolo bianconero Niccolò Giannetti, pronto però ad essere ceduto già durante la finestra di mercato invernale. Lo stesso giocatore, nato a Siena cresciuto nelle giovanili bianconere, sembrava non dovesse scendere in campo a Firenze per via di un’imminente partenza: e invece Giannetti è stato autore di una prova super, con uno scontro fisico e costante con Facundo Roncaglia e con spettacolari tentativi a rete come il tiro dai 35 metri nel primo tempo e la rovesciata non riuscita nel secondo. È lui la fotografia del Siena visto a Firenze: una squadra che si può buttare con rinnovato entusiasmo nella ripresa della Serie B anche se con una certa incertezza dal punto di vista del futuro economico e finanziario. Ma almeno il derby, per una sera, ha regalato gioie e soddisfazioni a due piazze calcistiche, al di là del risultato, e soprattutto ha messo in mostra il meglio che potesse offrire il calcio professionistico toscano. Viola e Robur, chapeau.