Un patto civico e allargato per salvare Siena. La proposta arriva da Eugenio Neri (Siena Rinasce) che invita le opposizioni «a superare vecchi rancori» per «una città pacificata» che riparta «dalle donne e dai giovani».
«Basta con le buffonate» «Così non va – scrive Neri – La rassegnazione dei cittadini scalza la rabbia e la speranza , così accettiamo tutto, con la passività comatosa di chi non vede prospettiva. La gente , i giovani cercano lavoro e soprattutto opportunità: non sono e non saranno 300 tessere per pedalare in centro la soluzione . Nel frattempo però il “groviglio “ si riorganizza e grazie alla utilissima “testa di turco” del fallimentare primo cittadino , cui assegnare tutti gli errori, cerca una o altre pelli per rendersi di nuovo accettabilmente presentabile. Perdiamo ancora tempo! La sua missione Valentini comunque l’ha compiuta , ovvero rendere inoffensiva e disarmata Siena rispetto alle esigenze nazionali su Banca e Fondazione, temporeggiando e accettando tutto quando lui chiesto: ora può essere rottamato appena è pronta una formula alternativa. Siena in crisi di identità, di modelli, di prospettive deve ripartire da uno scatto morale dei propri cittadini, dalle loro iniziative sociali, economiche e imprenditoriali, rese concrete da una amministrazione amica ed alleata. Lo scatto ha bisogno di una città pacificata e di qui il bisogno di chiarezza sul passato. Bisogna ripartire dalla serietà : basta davvero con le buffonate!».
Il programma e le persone «Un programma di pochi punti, ineluttabile perché di buon senso – aggiunge Neri – Eppoi le persone , che abbiano la gioia di svegliarsi la mattina con la voglia di accompagnare questa città fuori dalla stagnazione e dalla decadenza. Ripartiamo dalle donne e dai giovani, ristabiliamo i modelli e le vocazioni di Siena lasciamo al passato i modelli ed i personaggi folkloristici e provinciali che ora vanno per la maggiore. Serietà e persone serie, che vanno coinvolte per quello che sanno e sanno fare. E allora ci vuole una formula pratica da cui ripartire , senza che nessuno ci metta il cappello. Noi che siamo in Consiglio Comunale possiamo dare un esempio, accompagnare questo processo, ed è nostro dovere trovare un accordo e di qui allargare la proposta. In questi due anni, come opposizioni, ci siamo battuti sulle questioni fondamentali per la città, con maggiore unità di quante sono le etichette che portiamo. Di fatto rappresentiamo un fronte “civico” allargato, che ha dato garanzie di libertà di pensiero e interesse al bene comune.. Ripartiamo da questo con umiltà, qualità e intelligenza. Se i partiti saranno interessati a costruire il bene di Siena – conclude il consigliere Neri – li metteremo alla prova con grande apertura al dialogo ma con il fermo principio che è Siena al centro».