Contribuire alle spese di affitto sostenute nel 2020, durante l’emergenza covid, dalle studentesse e dagli studenti fuori sede iscritti alle università toscane. Per questo la Regione Toscana ha stanziato risorse per 1,3 milioni di euro. La Giunta regionale, su proposta dell’assessora a istruzione e ricerca Alessandra Nardini, ha già adottato gli indirizzi che serviranno alla Azienda del Diritto allo studio (DSU) per la redazione del bando.
Assessora Nardini: «Il diritto allo studio è un pilastro delle nostre politiche»
«Continua la nostra attenzione verso le studentesse e gli studenti che studiano in Toscana – commenta l’assessora Nardini – a maggior ragione in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Credo che questo intervento a sostegno dei fuorisede, finanziato con fondi nazionali, sia particolarmente importante: il diritto allo studio è un pilastro delle nostre politiche e continueremo ad impegnarci al massimo affinché questa pandemia non mini un diritto fondamentale».
I fondi rientrano nell’ambito delle misure adottate con il “Decreto rilancio” del maggio scorso per far fronte alle difficoltà prodotte dall’emergenza sanitaria.
Recependo le norme nazionali, la delibera regionale dispone che l’Azienda DSU adotti il bando entro marzo 2021. Potranno fare domanda studentesse e studenti fuori sede iscritti alle Università, agli Istituti universitari e di alta formazione artistica e musicale, con sede in Toscana, che abbiano regolarmente locato un immobile per seguire gli studi universitari nel periodo di emergenza covid nell’anno 2020, dal 1 febbraio al 31 dicembre 2020.
Chi può fare richiesta
Coloro che faranno richiesta dovranno possedere un ISEE annuale universitario non superiore a 15 mila euro e potranno avvalersi dell’ISEE corrente. Il contributo potrà coprire del tutto o parzialmente i costi dell’affitto sino ad un massimo di 400 euro mensili (800 euro mensili in caso di studentesse e studenti con handicap riconosciuto ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o con invalidità non inferiore al 66%). Il contributo non è cumulabile con altre forme di sostegno del diritto allo studio universitario riguardanti i servizi abitativi, anche sotto forma di contributo economico/borsa.
Il rimborso sarà erogato a tutte le studentesse e gli studenti aventi diritto. Qualora il budget disponibile non sia sufficiente a coprire l’intero fabbisogno i rimborsi saranno ridotti proporzionalmente.
L’intervento rientra nel quadro delle azioni del Progetto regionale GiovaniSì.