Ha tentato di truffare un anziana stordendola con il cloroformio. E’ successo ieri mattina attorno alle 9 a Prato, quando una donna anziana in stato confusionale ha accusato un malessere alle vie respiratorie per il quale è intervenuto anche personale sanitario del 118. Sul posto sono arrivati anche gli agenti di polizia, che hanno immediatamente percepito nell’appartamento nella zona nord della città un odore acre che creava bruciore alla gola.
Banconote e oro in un sacchetto nel freezer Dopo le prime cure, la signora ha raccontato che poco prima si era presentato in casa un uomo con una casacca a gilet arancione ed un cartellino identificativo che riportava il simbolo della società erogatrice di acqua. L’uomo si sarebbe presentato come “un ispettore della società” ed avrebbe messo in guardia la sua vittima sul «pericolo di tossicità dell’acqua corrente che determina conseguenze per il deterioramento di banconote e oro». La donna a questo punto è stata invitata a raccogliere i soldi e i gioielli in casa e a riporli in un sacchetto di nylon per essere custodito in frigorifero. Dopo un iniziale titubanza l’anziana ha obbedito, senza tuttavia perdere mai di vista l’uomo. Invitandola a far scorrere l’acqua dei rubinetti per almeno 30 minuti, l’uomo, in costante contatto radio con un probabile complice, si è poi dileguato. Intanto la donna dopo aver controllato che gli oggetti di valore messi in frigorifero fossero perfettamente intatti, ha percepito un insopportabile odore acre provenire dalla cucine. Gli agenti intervenuti, dopo aver effettuato il sopralluogo senza constatare anomalie e verificato con la donna che nulla era stato portato via, hanno chiamato sul posto personale della Polizia scientifica e dei Vigili del Fuoco per ulteriori accertamenti. Questi ipotizzano che le esalazioni erano verosimilmente causate da pastiglie di cloroformio appositamente lasciate dal truffatore nei lavandini: con lo scorrere dell’acqua dei rubinetti si erano sciolte provocando una reazione chimica stordente.