Lo stabilimento Whirlpool Siena

SIENA – La macchina ‘Whirpool’ andrà a rallentatore per sette giorni. Dopo la giornata di stop di venerdì scorso, dall’11 marzo fino al 18 l’azienda ha deciso di adottare la cassa integrazione per gli operai dello stabilimento di Siena.

Una scelta dovuta alla difficoltà a trovare i container per consegnare i prodotti, senza dover pagare prezzi esorbitanti. L’ultima volta che il colosso statunitense aveva accennato a una pausa momentanea, era in occasione del primo lockdown. Poi, con la fine delle restrizioni, quella minacciata era stata allontanata e la ripresa era stata segnata da numeri importanti. Quello che non è chiaro è semmai se questo stallo dettato da contingenze esterne (prima tra tutti la guerra in Ucraina), potrà ripresentarsi anche nei prossimi mesi.

La filiale di Siena però non è la sola a procedere a scartamento ridotto. Nello stabilimento di Melano, a Fabriano (Ancona), sono stati varati sei giorni di cassa integrazione per una contrazione degli ordinativi, ma anche per le sanzioni imposte alla Russia.