Adesso è ufficiale. Il Consorzio di imprese italo – americano Micoperi e Titan Salvage ha vinto la gara di appalto per la rimozione della nave Costa Concordia naufragata davanti al porto di Isola del Giglio lo scorso 13 gennaio. L’annuncio, questa mattina, è stato dato da Costa Crociere e dalla struttura del Commissario delegato per l’emergenza Franco Gabrielli. E al Giglio è iniziato il conto alla rovescia. I lavori, soggetti ancora all’approvazione finale da parte delle autorità italiane, inizieranno presumibilmente a maggio 2012, con una durata stimata in circa 12 mesi. E dopo l’estrazione del carburante, che è stata completata con successo dal Consorzio di imprese Smit e Neri, i gigliesi possono tirare un altro sospiro di sollievo. Non senza qualche preoccupazione.
Al Giglio conto alla rovescia «Prendiamo atto dell’assegnazione della gara – ha detto il sindaco di isola del Giglio Sergio Ortelli – ma ciò che a noi interessa e' che il progetto risponda ai requisiti contenuti nella nostra delibera di Consiglio e recepiti dal bando di gara e cioe' che la nave venga rimossa intera, con il minor impatto ambientale possibile e con il rispetto della portualita' e dell'attivita' economica dell'isola». Tutti requisiti evidentemente presenti nel progetto come confermato dal presidente e ad di Costa Crociere Pierluigi Foschi. «Come già successo per la rimozione del carburante, abbiamo cercato di individuare la soluzione migliore per salvaguardare l’isola e il suo ambiente marino e restituirla al più presto alla sua innata vocazione turistica». Il progetto, infatti, prevede la protezione dell’ambiente come primo aspetto. Una volta completata la rimozione, si provvederà alla pulizia dei fondali e al ripristino della flora marina. Sull’isola arriveranno circa 100 addetti che, in una prima fase alloggeranno in mare per non impattare sulla stagione turistica in corso e che in inverno andrebbero, invece, a creare indotto economico.
Fare bene e in fretta Ma al Giglio oltre agli aspetti di tutela ambientale e di indotto si chiede come ha ribadito il sindaco Ortelli «che i lavori vengano eseguiti a regola d'arte e nei tempi massimi stabiliti dei 12 mesi in modo da tornare alla normalita». Come a dire fare bene e alla svelta. Del resto la stagione turistica è alle porte e il mercato sia per l’effetto Concordia e soprattutto per la crisi che morde ha bisogno di segnali di tranquillità. Eventuali ritardi, infatti, nell’avvio della cantierizzazione rischierebbero di prolungare l’incertezza anche in vista della stagione 2013. Un rischio che li vedrebbe costretti a sacrificare due stagioni e che i gigliesi, dopo la grande prova di solidarietà dimostrata, non sono disposti a correre.