Lamonti Cuoio, San Miniato. Le pellli vengono estratte dopo la concia lenta in vasca.

FIRENZE – Un riconoscimento per il Consorzio Cuoio di Toscana, che ha ricevuto il premio Eccellenze italiane di Forbes Italia. Premio che mira a celebrare nel panorama italiano analizzando la loro storia, l’impegno e le materie prime utilizzate.

Simbolo di uno dei distretti più noti nella concia della pelle, il Consorzio esprime una lavorazione al vegetale che prevede la trasformazione delle pelli grezze in un materiale durevole. I principi di sostenibilità e tracciabilità trasmessi dalle sette concerie che ne fanno parte, situate tra San Miniato e Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, costituiscono la base del marchio dall’anno di fondazione, il 1985.

Ancora oggi le aziende che fanno capo al Consorzio lavorano secondo criteri ecosostenibili regolati da norme stringenti, che nella supply chain passano per il benessere animale e la depurazione delle acque, per il riciclo dei residui solidi e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Il cuoio invece è un materiale naturale, plastic free e riciclabile, oltre che uno scarto dell’industria alimentare, destinato altrimenti alla discarica o all’inceneritore.

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