Il sindaco di Volterra Buselli al tavolo con l'assessore Simoncini
Il sindaco di Volterra Buselli al tavolo con l’assessore Simoncini

Un incontro con i vertici aziendali convocato la prossima settimana e l’apertura a Volterra dell’ufficio di presidenza sulla vertenza Smith di Saline. Si è svolto questa mattina nella sede della Regione Toscana in via Pico della Mirandola a Firenze un tavolo tecnico convocato dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini con una rappresentanza sindacale e dei lavoratori, per parlare della crisi della Smith finita agli onori delle cronache per la grave situazione economica che ha colpito la celebre azienda che ha il suo cuore nel volterrano, e che ha visto non solo molti esponenti politici esporsi nei suoi confronti, dall’attuale governatore Enrico Rossi al leader della Lega Matteo Salvini, che lì ha deciso di svolgere una manifestazione lo scorso 1 maggio, ma che soprattutto ha visto scendere in piazza per un susseguirsi di manifestazioni proprio i molti addetti alla fabbrica rimasti in mobilità.

IMG_0103I sindacati: «Situazione strana» La Regione ha chiesto un incontro con i vertici delle aziende per la prossima settimana e ha annunciato che saranno aperti gli uffici sulle vertente per la Smith di Saline e per la People Care di Colle Salvetti. La situazione viene definita «strana» dai sindacati perché proprio la Smith in tempi recenti ha assunto una serie di figure manageriali che sembrava un segnale di inversione di tendenza nella vicenda dell’azienda.

L’assessore: «Chiederemo all’azienda di sospendere le procedure di mobilità» «Noi convocheremo l’azienda per chiedere di sospendere le procedure di mobilità e di dare tempo per riattivare la produzione anche rispetto a quelle che sono le tendenze del mercato – ha spiegato al termine dell’incontro l’assessore Simoncini – E’ovvio che l’azienda parli di una crisi del petrolio e noi comprendiamo che ci sia una fase in cui c’è meno bisogno di materia prima ma sappiamo anche che le crisi vanno e vengono e non necessariamente bisogna arrivare alla chiusura, quindi noi crederemo di ritirare la messa in mobilità dei lavoratori e di utilizzare altri ammortizzatori sociali. Accanto a questo chiederemo comunque una messa a disposizione di tempo per verificare altri possibili acquirenti per le attività di Saline. Se domani malauguratamente Smith non volesse più essere presente in questo territorio noi pensiamo che le tecnologie e le professionalità debbano trovare una risposta anche perché siamo un’area in cui la Smith trova uno degli elementi fondamentali dal punto di vista sociale dell’occupazione. Inoltre  – ha aggiunto l’assessore Simoncini – informeremo anche il ministero dello Sviluppo economico e del lavoro degli sviluppi della vicenda, chiedendo un’attivazione a quel livello trattandosi di un’azienda presente non soltanto a Saline ma anche in altri tre siti a livello nazionale».

Il sindaco di Volterra: «Tutto il territorio chiede con forza che l’azienda riveda le proprie posizioni» «Sarebbe un vero e proprio disastro perdere 250 posti di lavoro in un territorio come il nostro  – ha detto al termine dell’incontro il sindaco di Volterra Marco Buselli – perciò stiamo mettendo in campo tutte le iniziative possibili con il supporto Regione. Dall’incontro di questa mattina è emersa la necessità di convocare l’azienda in tempi brevissimi, mantenere la coesione con le Rsu e le organizzazioni sindacali. Tutto il territorio chiede con forza che l’azienda riveda le proprie posizioni. Abbiamo contatti con il Ministero e andremo avanti in tutti i modi possibili per evitare questo disastro anche perché la Smith di Saline rappresenta l’eccellenza non solo in Italia ma in tutta Europa». A chi gli chiedeva se temesse che la vicenda-Smith potesse essere strumentalizzata a scopi politici, il sindaco Buselli ha risposto: «Siamo concentrati sull’ obiettivo, chiunque porta qualcosa di positivo e concreto alla nostra causa è ben accetto ma è bene ribadire che non ci interessa entrare nella bagarre politica».

«Smith di Saline è una Ferrari nel suo settore»«Le prospettive sono mettere in piedi un percorso che ci porti a discutere con Smith e cercare di capire a fondo quelle che sono le problematiche di Smith – ha aggiunto Mirko Salvati, rappresentante di Cgil Toscana– Non si può perdere questa specializzazione e questa azienda perché questi lavoratori hanno una specializzazione alta, hanno un prodotto nel mondo che è all’avanguardia e per quel territorio sarebbe davvero un dramma se chiudesse, soprattutto per la costa Toscana. Ci stiamo adoperando tutti insieme per aprire insieme dei percorsi ed arrivare al ministero dello Sviluppo economico per cercare di far cambiare idea alla Smith o rendere appetibile questa azienda. Perché la Smith vuole chiudere? Con un po’ di soldi si può investire e si può riportare quello stabilimento ad essere fiore all’occhiello. Fra l’altro con i prodotti che fa è la Ferrari di quel settore».

 

 

 

Articolo precedenteAccademia della Crusca a rischio chiusura
Articolo successivoLe cronache da un pianeta infernale di Louis Wolfson si svelano a Siena l’8 maggio