FIRENZE – Sgomento e angoscia. Ad esprimerli in merito alle recenti vicende in Israele è la Comunità ebraica di Firenze.
«La Comunità – spiega in una nota il presidente Enrico Fink – assiste con sgomento al nuovo attacco contro Israele; ci riempiono d’angoscia le strisce dei razzi che solcano i cieli, le sirene che incessantemente costringono ognuno a correre in pochi secondi verso il riparo, i proclami d’odio e le minacce di distruzione che ancora una volta si moltiplicano. Gli ebrei fiorentini si stringono in un abbraccio alle nostre sorelle e fratelli che passano queste ore nella paura» e «certamente anche alla popolazione civile di Gaza e dei Territori Palestinesi, e pregano con forza non solo per il silenzio delle armi ma anche per una soluzione stabile che porti la pace alla terra e alle persone». «Nell’ora della violenza delle armi, quella delle parole può far sorridere – aggiunge in una nota -. Ma vogliamo ribadire con forza e sdegno che, non solo in Israele, ma anche nel nostro lontano paese, chi fa propaganda con la scusa dell’informazione, chi propone visioni cruente viziate da ignoranza, pressapochismo e miopia quando non da pregiudizio, contribuisce attivamente al perdurare di un conflitto insensato che da troppo tempo distrugge vite».
«Sarà la ragione della vita contro quella del terrore e della morte a prevalere»
Per Fink, «oggi spargere veleno è ancora più facile, e di nuovo si moltiplicano i leoni da tastiera che, magari stanchi del proprio ruolo fino a ieri di esperti di calcio o di virologia, si scoprono oggi storici del conflitto mediorientale e brandiscono come clave parole di cui ignorano il significato. Siamo come sempre attenti e vigili, e ribadiamo oggi con forza il nostro impegno a far risuonare le parole del dialogo e della pace. E siamo certi che, in un futuro non troppo lontano, sarà la ragione della vita contro quella del terrore e della morte a prevalere».
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