Se i tagli per 480 milioni di euro al fondo a disposizione dell’agricoltura avverranno davvero – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – significa che questa crisi, oltre ai numerosi danni determinati, non è stata utile nemmeno sotto un profilo pedagogico. Allo scoppio del disastro economico nel 2008 – continua Tiso – tutti si sono allineati all’idea che a essere sbagliato fosse il modello di progresso basato sulla finanza creativa e su strategie economiche lontane dall’economia reale. Ma ora, passato qualche anno e con l’opinione pubblica leggermente più distratta, si sta profilando di nuovo un ritorno alla situazione precedente, e i tagli al budget agricolo ne sarebbero una ulteriore conferma. Quel che si continua a non capire e che questa crisi ha detto chiaramente – conclude Tiso – è che ad essere sbagliata è l’idea stessa di progresso avuta in questi anni. Fino a che non si analizzerà a fondo questo tema non si farà altro che ritornare a commettere gli errori precedenti.