«Basta con le sagre selvagge. Servono regole». Così Confcommercio Firenze in un comunicato chiede il rispetto delle norme. «Con la bella stagione, ecco che puntuali arrivano le sagre – afferma Massimo Marzi, presidente dell’area Chianti di Confcommercio Firenze -: da quella dell’ortica a Sambuca a quella del fritto di Mercatale, tanto per citarne solo due. Senza nulla togliere al valore delle sagre come momento d’aggregazione e anche di promozione del territorio, vogliamo però porre l’accento su alcune questioni di primaria importanza».
Nessuna tassazione «Troppo facile – prosegue -, non pagando nessuna tassa, praticare prezzi bassi. E’ evidente che il sistema provoca un’enorme evasione. E che alla fine le vittime sono i cittadini. Basti pensare che a Tavarnelle l’amministrazione ha costruito strutture ad hoc per ospitare le sagre. Insomma, abbiamo diretti concorrenti che, al contrario di noi, non pagano nè affitti nè contributi. E’ un problema di gestione politica che è sbagliato, perché alla fine va verso l’autodistruzione».
Prezzi stracciati e nessuna tutela del lavoro Critiche anche sulle norme igienico-sanitarie e di tutela del lavoro. «Siamo stufi – accusano i ristoratori, – di veder calare i nostri incassi a causa dell’offerta enogastronomica a prezzi stracciati delle svariate sagre, dove si riesce a mangiare con pochi euro. Chi controlla i requisiti igienico sanitari di queste cene a prezzi super-popolari? Chi mette in guardia gli ignari consumatori dai possibili rischi?».
Maggiore attenzione da parte delle amministrazioni Confcommercio chiede «una maggior presenza in questo senso da parte delle amministrazioni, che invece il più delle volte sponsorizzano questi eventi, senza pensare ai danni che ne derivano ai ristoratori che operano nel pieno rispetto delle regole».