Una maxi-richiesta di danni per i dirigenti scolastici il cui concorso è al centro di una complessa vicenda di ricorsi e vertenze dal 2011: si tratta di 10 milioni di euro per 44 di loro, cioè circa 230.000 euro a testa. La richiesta è stata depositata al Tar Toscana contro il Ministero dell’istruzione e contro l’Ufficio scolastico regionale della Toscana.
I motivi del ricorso «Da quasi tre anni – spiega Alessandro Rapezzi, segretario generale Flc Cgil Toscana – oltre 100 dirigenti scolastici stanno svolgendo la propria funzione nelle scuole: per questo avevamo chiesto come sindacato una soluzione tecnica specifica, che potesse dare una risposta a tutte le esigenze in campo. La sentenza del Consiglio di Stato non ha messo in discussione il merito del concorso, ma ha individuato una illegittimità nella nomina della commissione: da ciò potrebbe derivare un danno a queste persone che il legale Flc ha individuato in 230 mila euro ciascuno. Ecco perché si superano i 10 milioni di euro solo per le 44 persone che l’hanno presentata». Il concorso per dirigenti scolastici del 2011 è stato compromesso da una serie di ricorsi e vertenze passate attraverso il Tar regionale e il Consiglio di Stato. Attualmente, in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato, si sta procedendo alla rinnovazione del concorso. «Ci auguriamo – conclude il dirigente sindacale – che la rinnovazione del concorso possa dare le risposte utili, non solo per le persone coinvolte, ma anche per la qualità della scuola toscana. Ricordiamo che sulle 491 scuole toscane oltre 100 sono a reggenza, mentre 110 sono affidate a dirigenti scolastici nominati col concorso in discussione».