Il comandante Francesco Schettino è in aula a Grosseto per il terzo giorno consecutivo di udienza per l'incidente probatorio sulla scatola nera della Costa Concordia. Schettino e' entrato in aula stamani passando, come nei giorni scorsi, da un ingresso secondario, e dopo essersi soffermato in strada salutando fotografi, giornalisti e operatori delle tv assiepati in alcuni giardini privati. «Buongiorno, buon lavoro a tutti» ha detto brevemente Schettino prima di recarsi in aula con i suoi avvocati e consulenti.

Incidente probatorio positivo«L'incidente probatorio sta andando benissimo e spero di chiudere l'inchiesta prima della fine dell'anno. Tutto quanto sta emergendo conferma i profili di colpa che avevamo individuato». Lo ha affermato stamani il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio commentando l'andamento dell'udienza giunta al terzo giorno. «L'incidente probatorio – ha fatto anche una previsione lo stesso Verusio – potrebbe durare ancora un'altra settimana». «E’ stata la mano del buon Dio a fare avvicinare la Costa Concordia al Giglio dopo l'urto contro gli scogli, altro che una manovra fatta dal comandante Schettino – ha aggiunto Verusio -Se non c'era quel vento di quella sera la nave si sarebbe capovolta e affondata in un minuto. Non aveva propulsione e i timoni erano bloccati, l'ha salvata solo l'abbrivio. Anche secondo la perizia e' pacifico – ha ancora detto Verusio – che la Costa Concordia dopo l'impatto ha perso qualsiasi capacità di manovra e di essere governata».

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