«C’è da rilanciare l’immagine dell’Isola del giglio che non è Giglio-Concordia, ma Giglio isola con i suoi limiti le sue prerogative economiche e i suoi problemi. Io sono qui a capire cosa si può fare»: sono le prime parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi arrivato stamani al Giglio per incontrare il sindaco Sergio Ortelli e i cittadini dell’isola.
«L’isola è stata ferita, bisogna ridare al Giglio la sua immagine di posto straordinario» Sono venuto ad ascoltare, capire e vedere quello che posso fare», ha sottolineato Rossi parlando con i cronisti. «Siamo disponibili ad impegnare i fondi che sono necessari. L’isola è stata ferita, non c’è dubbio, e i dati dicono che il turismo ha perso: bisogna recuperare e ridare al Giglio la sua immagine di un posto straordinario sotto il profilo paesaggistico di una realtà ancora integra e bella, presentarla così al mondo e venire incontro ai cittadini che sono stati i veri protagonisti e quelli che per la gran parte hanno sofferto. Sono stati i protagonisti della solidarietà. Io – ha poi detto il governatore – sono venuto qui il 14 gennaio 2012 e constatai con i miei occhi lo slancio e lo spirito di solidarietà che aveva mosso tantissime persone quando ancora lo Stato non c’era. Poi per 900 giorni l’accaduto ha prodotto squilibri e bisogna tentare di recuperarli. Non sarà semplice ma l’Isola del Giglio non può restare sola». E ha pori rilanciato: «Giglio sede permanente della conferenza europea sulla prevenzione e sicurezza in mare con scadenza biennale». Una proposta motivata dal fatto che il Giglio «si merita questo riconoscimento e se lo merita la straordinaria capacità dimostrata dai gigliesi in occasione del naufragio, il loro senso di solidarietà, la pazienza nei lunghi momenti del recupero fino alla partenza. Costa ha operato bene – ha aggiunto Rossi – ma era quanto le competeva doverosamente per responsabilità; e benissimo hanno operato tecnici e lavoratori, apparati dello Stato che hanno contribuito a recuperare il relitto della Concordia. Ma quanto è stato fatto, tutto quanto si è speso, era dovuto a questa comunità violentata, era dovuto a tutta la Toscana che ha operato bene fin dall’inizio quando ancora qui non c’era nessuno a portare aiuto ai naufraghi e ai cittadini del Giglio».
Con la Concordia via anche le polemiche? «Il relitto della Concordia si porti via anche tensioni, discussioni e polemiche»: è l’auspicio del presidente del governatore Rossi rispondendo ai cronisti che gli chiedevano delle polemiche dei giorni scorsi attorno alla destinazione della nave. «Qui c’e’ stata una tragedia, sono morte 32 persone nel naufragio. Non voglio polemizzare. C’è stato un lavoro straordinario dal punto di vista tecnico e ingegneristico per il recupero della nave: è ammirevole e a tutti va il mio ringraziamento. Il resto era un dovere: Costa doveva portare via questa nave che ha prodotto sofferenza e sconvolto equilibri. Seguiremo ancora la vicenda di Piombino – ha poi aggiunto Rossi – Il porto sarà pronto a settembre e nessuno mi convince che dopo 900 giorni non si poteva aspettare un mese e una settimana: la nave sarebbe stata portata a Piombino dall’alba al tramonto e si sarebbe rischiato di meno. Ma si è scelto diversamente. Ho combattuto ma mi adeguo alle scelte dello Stato italiano».
Il sindaco: «E’ un nuovo inizio per la nostra isola» «Con la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto abbiamo gettato le basi per tornare a parlare delle soluzioni ai problemi della nostra isola. Servizi, innovazione, trasporto marittimo, rilancio economico e turistico, riposizionamento dell’immagine dopo la tragedia della Costa Concordia. Oggi è un nuovo inizio per il Giglio». A sottolinearlo il sindaco Ortelli che commentando l’incontro con Rossi e con il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras ha spiegato: Abbiamo trovato grande disponibilità e unità di intendimenti sulle azioni da intraprendere sia a breve termine che nel lungo periodo. La Toscana, come quella notte, è presente e farà la sua parte. Ci metteremo da subito a lavoro – ha concluso Ortelli – per restituire al Giglio e ai gigliesi ciò che questi lunghi trenta mesi hanno sottratto».
Visita in cantina da Argentino Durante la sua mattinata gigliese Rossi ha poi visitato la cantina-museo di Argentino Pini, 72 anni, storico skipper del Giglio, che, con orgoglio, ha mostrato al presidente i suoi numerosi modellini di barche a vela. Argentino è un personaggio che tutti gli italiani hanno imparato a conoscere nei 30 mesi di permanenza della Concordia al Giglio: la notte del naufragio rimase fino alle quattro e mezzo del mattino a legare e slegare le cime delle scialuppe della Concordia arrivate a terra e durante le conferenze stampa sull’isola interrompeva con le sue domande e le sue riflessioni sul mare. Anche il capo della Protezione civile Franco Gabrielli in un’intervista rilasciata tempo fa dichiarò di essersi «affezionato a quel personaggio che irrompeva in conferenza con il suo cappello da marinaio». Con la stessa esuberaa mercoledì, Argentino è salito sula sua barca a vela per avvicinarsi alla Concordia in partenza per salutarla con uno striscione su cui era scritto “Grazie di cuore a tutte le ditte”. Intercettato dalla Guardia Costiera e subito allontanato, Argentino ha detto sorridendo: «E’ stata un’improvvisata».
Senza esito le ricerche di Russel Rebello Si sono concluse con esito negativo all’Isola del Giglio le ricerche del corpo di Russel Rebello, l’ultimo disperso delle 32 vittime del naufragio della Costa Concordia. Ricerche che erano state avviate questa mattina alle 8. Non resta quindi che attendere l’ispezione del relitto quando verrà portato in galleggiamento nel bacino di Genova. Le cinque squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco e della guardia costiera hanno ispezionato per otto ore la porzione di fondale dove prima era adagiato il relitto che fino ad oggi era inaccessibile.
La Concordia ha percorso 92 miglia La Concordia, intanto, è a metà del suo ultimo viaggio che la porterà a Genova: dalla partenza di mercoledì dal Giglio il convoglio ha infatti percorso 92 miglia. Attualmente la Concordia si trova 12 miglia a nordovest di Capraia e ha viaggiato tutta la notte a una media di 2,5 nodi, raggiungendo, in alcuni punti, anche i 3 nodi. Da qui, fino a Genova, la Concordia navigherà in mare aperto.