La Costa Concordia ha ritrovato la sua posizione naturale e i gigliesi ora guardano al futuro con un po’ più di serenità. E di normalità che ora sembra più vicina del solito. Il secondo giorno con la nave dritta e i traghetti che da ieri hanno ricominciato a collegare l’isola con il continente fanno quasi toccare con mano una vita che scorre tra casa, lavoro, qualche chiacchiera, un aperitivo con gli amici, senza l’assedio incessante delle telecamere. Quella normalità che i gigliesi hanno perso il 13 gennaio 2012, quando i fari delle tv di tutto il mondo sono stati puntati su di loro, su cosa facevano e come vivevano con quella grande balena piaggiata davanti casa.
Proseguono le operazioni di messa in sicurezza La nave rimessa in assetto verticale non significa, però, fine dell’incubo, quello ci sarà solo quando, a primavera, la Concordia se ne andrà via. Per sempre. Così anche questa mattina i lavori dei tecnici di Titan Micoperi proseguono attorno alla nave per la messa in sicurezza in vista dell’inverno, con il montaggio Saranno montati di tiranti per bloccarla, e per tutte le attività propedeutiche alle immersioni degli operatori alla ricerca dei corpi dei due dispersi, Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi. «Ci impegneremo al massimo, come sempre abbiamo fatto» è il commento all’Adnkrons del Capitano di Fregata Bruno Rocca, responsabile del nucleo dei palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comsubin della Marina militare. «Ci stiamo preparando per essere in condizione di operare sia all'esterno che all'interno della nave con tutte le nostre apparecchiature specifiche». Per cercare i dispersi è previsto anche l'impiego dei Rov, sottomarini telecomandati, per le ispezioni dello scafo. Nei mesi scorsi il Capitano di Fregata Rocca è già stato, con i suoi uomini, nella parte emersa dello scafo, ha scrutato ogni suo angolo alla ricerca dei corpi delle vittime del naufragio. «Ora la situazione sarà probabilmente migliore, perché adesso la nave è dritta e per gli operatori i riferimenti saranno quelli canonici, non più quelli rovesciati come erano quando la nave era piegata su se stessa». Il via libera alle ricerche dovrebbe arrivare tra qualche giorno.
Fiori in mare Proprio i familiari dei due dispersi, il fratello di Russel, Kevin, e il marito e la figlia di Trecarichi, Elio Vincenzi e Stefania, sono arrivati ieri pomeriggio sull’isola. Questa mattina sono saliti su una imbarcazione della Capitaneria di porto e si sono avvicinati al relitto per lanciare in mare, accanto al relitto, fiori bianchi e nel cuore la speranza di ritrovare i propri cari per dar loro una degna sepoltura. Una speranza che in tutti questi mesi non si è mai spenta.