Completate tutte le attività tecnicamente possibili per la ricerca delle persone ancora disperse in seguito al naufragio della Costa Concordia. Ad annunciarlo, attraverso una nota, è la struttura del Commissario delegato per l'emergenza. «Come noto – spiega il comunicato – queste attività hanno permesso di recuperare i resti di un corpo e altre ossa (leggi), al momento sottoposti agli esami identificativi; appena saranno noti gli esiti di tali accertamenti sarà possibile stabilire se le attività di ricerca potranno considerarsi definitivamente concluse o se sarà necessario prevedere un loro prosieguo quando la Concordia sarà condotta in porto e messa in secco». Dal 24 settembre, subito dopo il completamento della fase di parbuckling, il nucleo operativo interforze formato da Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Marina Militare, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato «ha ripreso le ricerche interrotte nella primavera del 2012, ispezionando tutte le zone accessibili a bordo nave, sia nella parte emersa sia in quella immersa, oltre al fondale prospiciente la Concordia liberato dall'appoggio della nave stessa».