A tre anni di distanza l’Isola del Giglio non dimentica il tragico naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio 2012 davanti a Giglio Porto e in cui persero la vita 33 persone. Oggi l’isola si ferma per commemorare quelle vittime e mantenere vivo il ricordo della tragedia perché non accada mai più niente di simile.
Il sindaco Ortelli: «Solo con ripristino fondali isola tornerà a sua identità» «Solo con il ripristino dei fondali attraverso la rimozione delle strutture costruite, dei materiali apportati e dei sedimenti ci sarà per tutti noi la vera conclusione della vicenda e potremo così rivendicare l’identità e la dignità di una delle più belle isole del panorama insulare italiano». Queste le parole del sindaco dell’isola del Giglio Sergio Ortelli a conclusione della messa in suffragio delle vittima del naufragio. «Solo in questo modo – ha aggiunto Ortelli – avremo fatto il nostro dovere fino in fondo ed avremo onorato il sacrificio di quelle persone che oggi ci troviamo qui a ricordare in una giornata che gli isolani terranno nel loro cuore a perenne ricordo. La nostra drammatica esperienza è stata una prova durissima che ancora paghiamo con conseguenze sotto il profilo economico, sociale e ambientale – ha concluso Ortelli – dalle quali non ci siamo ancora risvegliati totalmente e la cui ripresa è ancora lontana».
Corona di fiori in mare Una corona di fiori in mare con rose gialle e arancioni e gerbere gialle e rosa per ricordare le vittime del naufragio. Così l’amministrazione comunale di Isola del Giglio ha voluto ricordare il terzo anniversario della tragedia. A bordo di una motovedetta della Guardia Costiera il ministro dell’ambiente Galletti e il sindaco Ortelli, insieme ai rappresentanti di Costa Crociere, hanno buttato la corona di fiori a pochi metri dalla Gabbianara, lo specchio di mare su cui, fino a pochi mesi fa, era ancora adagiato il relitto della Costa Concordia. Nel momento in cui la corona è stata adagiata in mare le sirene delle imbarcazioni hanno suonato per alcuni secondi. Poco prima, nella chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano, i bambini della scuola media del Giglio avevano letto alcune preghiere per le vittime e i loro familiari.
Gabrielli: «Oggi momento di riflessione e incontro con i gigliesi» «Quello di oggi è il primo anniversario senza il relitto e con ancora del lavoro da fare per restituire a questo territorio la sua bellezza». Sono state queste le prime parole di Gabrielli arrivando all’Isola del Giglio . «Il terzo anniversario del naufragio della Costa Concordia nasce dal dolore e questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Oggi – ha aggiunto Gabrielli – è il momento della riflessione e dell’incontro con i gigliesi. Le 33 vittime di questa tragedia non dovranno mai essere dimenticate. Il Giglio – ha concluso – rimarrà nei miei ricordi come un’esperienza straordinaria».
Il ministro Galletti: «Non ricordare vittime sarebbe ucciderle due volte» «Oggi sono al Giglio in rappresentanza del Governo per testimoniare il profondo rispetto delle vittime. Non ricordarle doverosamente sarebbe come ucciderle due volte». Lo ha detto il ministro Galletti arrivando al Giglio. «Non c’è stato nessun trionfalismo nel successo dell’operazione di rimozione del relitto ma solo un atto dovuto nei confronti dell’Isola del Giglio. Le operazioni di ripristino adesso rimangono l’obiettivo principale». In merito ai lavori il ministro ha spiegato che «i lavori di ripristino ambientale vanno avanti così come previsto. C’è stata una gara che è stata vinta da Micoperi. I lavori hanno preso il via a fine anno e oggi gli operatori stanno rimuovendo parte dei detriti sul fondo del mare e spostando alcuni esemplari di cozze prima di passare ad eliminare i sacchi di cemento e le piattaforme». E proprio sulla questione aperta della possibilità di lasciare queste strutture sul fondo del mare il ministro ha concluso: «La rimozione delle piattaforme è indispensabile sia dal punto di vista legale che ambientale. Da una parte ce lo impongono le direttive europee, dall’altra la salvaguardia dell’ambiente considerato che le piattaforme non potranno durare per sempre».
De Falco: «Io punito ma rifarei tutto allo stesso modo» «Sono stato punito. Non l’ho pensato, l’ho scritto negli atti e rifarei esattamente tutto quello che ho fatto quella notte». Ha risposto così ai giornalisti il comandante Gregorio De Falco uscendo dalla chiesa di Giglio Porto dove ha partecipato alla cerimonia di suffragio per le vittime della Costa Concordia. «Ancora non ho pagato un prezzo – ha aggiunto – c’è un giudizio in corso e l’11 febbraio il Tar non potrà che prendere atto delle miei intenzioni. Non chiedo di tornare al mio precedente incarico – ha sottolineato – ma di ricoprire un ruolo più idoneo alle mie attitudini». «L’isola del Giglio – ha concluso De Falco – rimarrà indissolubilmente legata alla tragica vicenda del naufragio della Concordia così come la mia vita. Dobbiamo ricordare per sempre le vittime e la solidarietà dei gigliesi».
Il programma della giornata Le celebrazioni sono cominciate con una messa officiata dal parroco Don Lorenzo Pasquotti nella Chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano, la stessa dove in quella tragica notte trovarono rifugio molti dei naufraghi. Alle 21,30 una processione con fiaccolata è partita dalla chiesa di Giglio Porto per arrivare al molo rosso dove alle 21.45.7’’, l’ora dell’impatto, il suono delle campane e delle sirene delle imbarcazioni nel porto ha accompagnato una silenziosa preghiera per le vittime e la benedizione della lapide apposta in loro memoria.
Il ripristino dei fondali Con i lavori di rimozione e smaltimento dei detriti su una superficie di 4.000 mq hanno preso il via i lavori di ripristino ambientale dei fondali di Isola del Giglio. Tecnici, sommozzatori ed equipaggi dei mezzi navali della società Micoperi, 85 persone che potranno raggiungere un massimo di circa 150 addetti, sono a lavoro per concludere le sei fasi in cui si sviluppa il progetto. Nella prima, in corso, un sistema sottomarino di aspirazione non invasivo rimuoverà i detriti che si sono depositati sul fondo marino. Nella seconda fase saranno rimossi gli 11 blocchi di ancoraggio installati sul fondale e utilizzati per il sistema di ritenuta della nave. Saranno successivamente rimossi i sacchi di cemento e le 6 piattaforme utilizzate per la fase di rotazione e appoggio dello scafo della Concordia. Infine la rimozione dei sacchi di cemento utilizzati per realizzare il falso fondale di appoggio del relitto, quella dei sedimenti depositati sul fondo marino e lo smaltimento dei detriti stessi. I lavori hanno una durata stimata di 15 mesi per un importo complessivo di 85milioni di dollari. Parallelamente ai lavori è stato avviato un piano di monitoraggio ambientale coordinato dall’università La Sapienza di Roma con controlli costanti sulla qualità delle acque.