E’ il radiant orchid il colore scelto per l’edizione 2014 del Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica” ad Arezzo che come da tradizione sposa il colore dell’anno scelto da Pantone, che lo ha definito «un’incantevole armonia di fucsia, con sfumature di viola e rosa, che ispira fiducia ed emana grande gioia, amore e benessere, un viola che attira con il suo fascino accattivante».
I luoghi del Festival L’appuntamento è dal 24 novembre al 18 dicembre su diversi palcoscenici, scelti con cura per contenere l’evento più adatto: ad Arezzo, il Teatro Pietro Aretino, la Biblioteca della Città, le librerie Feltrinelli e Mondadori, la Badia, la Serra Eventi di Ca de Frati, l’Aula Magna dell’Istituto Buonarroti e l’Auditorium del Liceo Scientifico Redi, infine le strade e i siti dell’Arezzo romana e il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate; ad Anghiari, il Teatro Comunale dei Ricomposti.
L’inaugurazione Il Festival sarà inaugurato da un concerto speciale, quello del Coro Voceincanto diretto da Gianna Ghiori. Un coro di Arezzo che sta riscuotendo significativi apprezzamenti e che ha preparato, in prima esecuzione per il Festival, la bellissima Messa in Do maggiore “Aux Chapelles” di Charles Gounod che sarà preceduta e seguita da due sorprese musicali. Il concerto, ad ingresso gratuito, è un fuori programma offerto dagli Amici del Festival (Badia delle Sante Flora e Lucilla, lunedì 24 novembre ore 19, Arezzo).
I libri del Festival Il Festival va controcorrente e propone un libro di grande successo che, attraverso documenti e articoli, ricostruisce la storia dell’ascesa al potere dell’attuale presidente del Consiglio, delineandone un ritratto che svela i sui tatticismi e le sue contraddizioni. Il libro, “La grande illusione. Matteo Renzi 2004-2014”, è del giornalista toscano Fabrizio Boschi, attualmente alla redazione politica de Il Giornale. All’incontro interverrà il giornalista Giuseppe Mascambruno (Libreria Feltrinelli, domenica 30 novembre ore 17.30, Arezzo). Il secondo libro è “La strada delle legioni. L’Inghilterra coast to coast lungo le vie romane”, un affascinante percorso del Vallo di Adriano che l’autore Paolo Ciampi compie accompagnato dall’ombra dell’imperatore romano che fece costruire l’imponente muraglia. Ciampi, giornalista per l’Agenzia di informazione della Regione Toscana e autore molto prolifico, trova nella letteratura da viaggio il modo per riflettere sui destini della storia, sui confini che si sgretolano, su ciò che comunque rimane. All’incontro interverrà il giornalista Paolo Pellegrini. (Libreria Mondadori, sabato 6 dicembre ore 17.30, Arezzo).
Bimillenario di Augusto- Come poteva il Festival di Arezzo non partecipare alle celebrazioni per il Bimillenario di Augusto? L’Arezzo romana, Arretium, ha avuto nella storia un ruolo importante, spesso strategico. Ma, soprattutto, ha avuto l’onore di dare i natali a Gaio Clinio Mecenate, fine politico e uomo di tanti saperi che, di fatto, fu una sorta di Ministro della Cultura dell’imperatore Augusto e fu colui che, per avere fortemente sostenuto le arti e i letterati, ha creato e dato il nome al “mecenatismo” ovvero la forma di sostegno che ha permesso alla cultura occidentale di crescere e fiorire. Un approfondimento necessario che ha coinvolto altri organismi, le Guide di Arezzo, il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate e la direttrice Silvia Vilucchi, lo studioso e docente della Cattolica di Milano Alfredo Valvo, oltre al già citato Paolo Ciampi che, con il suo libro, evocherà un altro imperatore passato dalla storia alla leggenda e all’immaginario occidentale. Gli eventi si terranno dal 4 al 6 dicembre e comprenderanno una”Passeggiata d’Autore” per l’Arezzo romana che partirà dalla Fortezza e arriverà al Museo Archeologico. Lì, le Guide lasceranno la parola alla direttrice del museo Silvia Vilucchi che approfondirà il tema “Arretium nell’età di Augusto e Mecenate: le evidenze archeologiche e i reperti del Museo Archeologico di Arezzo“ (giovedì 4 dicembre ore 15.30, partenza dalla Fortezza di Arezzo). Il giorno successivo, lo studioso di Storia romana Alfredo Valvo, illustre docente presso l’Università Cattolica di Milano e appassionato divulgatore, terrà una conferenza dal titolo “Mecenate e la formazione del consenso al tempo di Augusto”(Biblioteca della Città di Arezzo, 5 dicembre ore 17.30, Arezzo).
I concerti Originali negli organici e nei programmi, questi concerti rappresentano il cuore sonoro del Festival. Inizierà il chitarrista Giorgio Albiani, musicista aretino che gira il mondo suonando in diverse formazioni, che questa volta si presenta al Festival con un programma solistico di grande bellezza e ricchezza, intitolato “Da Bach a Domeniconi”. Sarà una carrellata che dal Barocco arriverà al 900 e quindi a due composizioni contemporanee in prima esecuzione assoluta, “Suite Seray” di Carlo Domeniconi e “Bene grazie” di Dario Agazzi. (Teatro Comunale Pietro Aretino, lunedì 8 dicembre ore 21, Arezzo). Ancora nel segno dell’originalità i due concerti che terremo ad Anghiari. Il primo, affidato a due giovani musicisti di formazione accademica eccellente, stravolgerà le regole proponendo un concerto di musiche di Frank Zappa appositamente riscritte e trascritte dal duo che, spiritosamente, si è dato il nome zappiano di Inventionis Mater. (Teatro Comunale dei Ricomposti, sabato 13 dicembre ore 21, Anghiari). Il giorno successivo, ancora nel teatro settecentesco di Anghiari, l’Orchestra Nazionale Artes terrà un concerto straordinario di musiche di Mario Pilati, il compositore napoletano scomparso prematuramente nel 1938 e oggi appassionatamente riscoperto e studiato. L’Orchestra Nazionale Artes si presenterà con il pianista Giovanni Nesi e il direttore Andrea Vitello. Due interpreti giovani, già noti e apprezzati, che hanno il coraggio di proporre pagine insolite e che meritano la migliore vetrina per queste scelte artistiche coraggiose. Il programma del concerto verrà completato da un’opera in prima esecuzione assoluta di Andrea Portera, docente presso la Scuola di Musica di Fiesole e compositore eseguito in tutto il mondo (in questo periodo ha avuto due commissioni, una dall’Opera di Firenze e l’altra dal nostro Festival). Ad Anghiari, in entrambe le occasioni, verranno presentati in anteprima i cd appena incisi dal duo Inventionis Mater e dall’Orchestra Nazionale Artes diretta da Andrea Vitello e con il pianista Giovanni Nesi. (Teatro dei Ricomposti, domenica 14 dicembre ore 18, Anghiari). Ancora musica contemporanea, quella dei giovani compositori e compositrici usciti dal vivaio rigoglioso della Scuola di Musica di Fiesole e di Andrea Portera ai quali è stato affidato il compito di tradurre in musica il colore radiant orchid. Lo hanno fatto in modo eccezionale, componendo opere che interpretano la simbologia millenaria sia dell’orchidea che del colore viola, con una fantasia accattivante e una ricerca raffinata delle sonorità maggiormente evocatrici dei diversi e contraddittori simboli di quel colore. Il complesso chiamato ad interpretare le nuove opere è il DMC diretto da Simone Ori, egualmente formatosi a Fiesole e pronto a tutte le più difficili tenzoni contemporanee che gli vengono proposte. L’organico la dice lunga sulle capacità interpretative, comprendendo flauto, ottavino, clarinetto, clarinetto basso, violino, viola, violoncello, tastiera midi ed elettronica. (Teatro Comunale Pietro Aretino, maredì 16 dicembre ore 21, Arezzo)
Il Concerto di Natale Infine, il Concerto di Natale più irriverente: “Christmas in Jazz”. Si terrà nello splendore fiorito di Ca de Frati e ospiterà un quintetto jazz di indubbia fama e bravura, il Koan Quintet, nel quale spiccano i virtuosi del saxofono Francesco Santucci e della tromba Andrea Tofanelli: canti e musiche natalizie da tutto il mondo che qui faranno vedere il loro “lato b”, fatto di virtuosismo e forza ritmica. (Serra Eventi di Ca de Frati, giovedì 18 dicembre ore 21, Arezzo).
Musica nelle scuole Come sempre, il Festival non si accontenta di riservare qualche posto omaggio agli studenti ma fa opera di diffusione e formativa e produce, organizza e porta direttamente nelle scuole di Arezzo alcuni concerti esclusivi e riservati esclusivamente agli studenti. Quest’anno un’autentica rarità sarà offerta agli studenti del Liceo Scientifico Francesco Redi grazie all’ensemble Sensus (canto, arpa, clavicytherium, organo portativo, salterio e percussioni) che proporrà la prima esecuzione dal vivo del programma Fuego y Pasio: ritmo, sole e turbamento nella musica sefardita. Un repertorio poco conosciuto della musica sefardita che ci rivela un lato del suo animo inquieto e incalzante, fatto di emozioni forti e intense, di vertiginose profondità dell’animo femminile, di sfrenati ritmi che incitano le donne alla danza. Sono canti dell’universo muliebre, tramandati da madre a figlia, come la stessa discendenza ebraica. (Liceo Scientifico Francesco Redi, mercoledì 3 dicembre ore 10, Arezzo). La musica di Frank Zappa non poteva non essere portata agli studenti, così il secondo programma del duo Inventionis Mater, “Does humour belong in classical music?”, verrà presentato nell’Aula Magna dell’Istituto Buonarroti: lì i musicisti si intratterranno anche con gli studenti e ospiteranno critici musicali e il disegnatore portoghese che ha curato la grafica dei cd dedicati alle musiche di Frank Zappa (Aula Magna Vasari Isis Buonarroti, lunedì 15 dicembre ore 11, Arezzo).
I partner del Festival La kermesse è organizzata grazie al sostegno di partner storici quali il Teatro dei Ricomposti e l’associazione Pro Anghiari e alle aziende Caffè River, Chimet, Italfimet, Lem, Fior, Gimet Brass, Corpo Vigili Giurati, Tenuta Sette Ponti, Lungarno 23 Firenze, GP Rent e Ca de Frati: un parterre straordinario di aziende vitali che nonostante la crisi continuano ad investire nella cultura e continuano a credere nel nostro progetto. Anche quest’anno il Festival ha tre Media Partner: La Nazione, agenziaimpress e Toscanalibri.