Il maestro Michele Mariotti apre i concerti di novembre all’Opera di Firenze, il 13 e il 14, con il ‘Requiem’ di Gabriel Fauré, da qualcuno definita ‘una ninna nanna della morte’. La serata prosegue con la ‘Sinfonia n. 9’ di Franz Schubert: ritenuta inizialmente perduta, venne riscoperta da Robert Schumann nel 1839. Il 19 è invece Stefano Montanari a dirigere l’Orchestra del Maggio ne ‘Le Quattro Stagioni’ di Antonio Vivaldi. Una curiosità: nati come quartetto di concerti per violino e orchestra e pubblicati nel 1727, i brani erano stati definiti dallo stesso autore come un insieme di “pochi e deboli Concerti”. La seconda parte del programma prevede invece la ‘Sinfonia n°1’ di Beethoven. Il 22 sul podio torna Zubin Mehta che dedica l’intera serata a Beethoven con ‘Leonore’ ouverture III, scritta per la seconda versione dell’opera ‘Fidelio’, a seguire le ‘Sinfonie’ n°8 e n°3.
La lirica Il 5 il Teatro dell’Opera ospita ‘Le Braci’ di Marco Tutino, adattamento del romanzo di Sándor Márai che racconta il drammatico incontro tra due vecchi amici che hanno amato la stessa donna e si rivedono molti anni dopo. L’Orchestra del Maggio è diretta da Francesco Cilluffo, la regia di Leo Muscato. Repliche il 9, 11 e 15.