SIENA – Siena salva il suo monumento ai caduti della guerra d’Indipendenza con un progetto di crowdfunding restituendolo alla città. L’intervento della Scuola edile di Siena, con Comune di Siena, Fondazione Mps, il contributo dei cittadini e delle imprese, la supervisione della Soprintendenza, ha permesso la rinascita dell’opera di Tito Sarrocchi, nei giardini di San Prospero.

Un restauro durato tre mesi e presentato questa mattina, per riportare testimonianza di un immaginario collettivo della comunità senese e della sua storia. “Un progetto, espressione di cittadini e professionisti, associazionismo e istituzioni che esprime la cifra distintiva della Scuola Edile, incontro fra le realtà per il restauro e valorizzazione del patrimonio storico artistico architettonico” ha detto ha detto il presidente Giannetto Marchettini. “Il sostegno ai beni culturali è fra gli ambiti di intervento delle fondazioni, come la nostra che – ha aggiunto Carlo Rossi presidente Fondazione Mps – è fortemente coinvolta e impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico del territorio”.

Il monumento intitolato ai caduti nelle Guerre d’Indipendenza fu commissionato allo scultore Tito Sarrocchi nel 1875 e inaugurato nel 1879. E’ costituito da un gruppo scultoreo in marmo bianco di Carrara in cui protagonista è l’allegoria dell’Italia, rappresentata come una giovane donna vigorosa, vestita con un lungo mantello. Il monumento si presentava in pessimo stato di conservazione e segnato da differenti forme di degrado. Grazie al restauro, operato da tre giovani restauratrici sotto la direzione di Stefano Landi con l’utilizzo di tecniche all’avanguardia come il laser, l’opera è stata recuperata da un punto di vista conservativo ed estetico.

«L’alto senso civico dei senesi – ha affermato il sindaco Luigi De Mossi – ancora una volta ha dimostrato di non perdersi, nonostante l’avanzare del tempo e il cambio generazionale. Il progetto di recupero ‘Una donna di nome Italia’, portato avanti con grande professionalità dalla Scuola Edile Senese, ha coinvolto istituzioni, imprese e cittadini. Parliamo di un momento dal profondo significato per la storia della città e del nostro Paese: il suo recupero ha un valore culturale per le attuali e future generazioni. La città si è mobilitata per rendere il giusto merito ai caduti senesi al tempo del Risorgimento, partecipando attivamente ed economicamente ai lavori di restauro». «Il progetto – come ha spiegato il vice sindaco Andrea Corsi, assessore ai lavori pubblici, viabilità, Nuove Opere, alla presentazione del Monumento restaurato – offre un modello per il nostro territorio, stimolo per altre esperienze. ‘Una Donna di nome Italia’ dimostra la grande sensibilità della collettività, la vocazione del Comune alla tutela del nostro patrimonio storico architettonico artistico che, testimonianza del nostro percorso, è una ricchezza da tutelare e valorizzare».

«‘Una donna di nome Italia’, espressione di cittadini e professionisti, istituzioni, associazionismo, esprime la vocazione della Scuola Edile – ha testimoniato il Direttore Stefano Cerretani –: accompagna i suoi progetti formativi con attività di intervento sui beni della città di Siena e dei dintorni. Abbiamo l’occasione di lavorare per una comunità che collabora per valorizzare il patrimonio storico e artistico, preservandone i ruoli civico ed educativo. Il restauro ha attivato un importante indotto anche consentendo al monumento di entrare a pieno titolo nei percorsi turistici e culturali di Siena».

 

IL PROGETTO

Nel mese di luglio 2021, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha presentato con avviso pubblico lʼiniziativa Letʼs Art!, mettendo a  disposizione di enti non profit della provincia di Siena percorsi di formazione e consulenza per affrontare il post emergenza sanitaria. Lʼiniziativa, con la Società Patrimonio Cultura e la Scuola di Fundraising di Roma, favoriva la conservazione, il restauro, la preservazione del patrimonio storico, artistico e architettonico del territorio senese. Si sviluppava sullʼasse della progettazione, comunicazione digitale e campagne di raccolta fondi.

 

Il progetto ‘Una donna di nome Italia’ della Scuola Edile, selezionato tra i partecipanti a Letʼs Art!,  è stato considerato di particolare valore anche per il coinvolgimento della cittadinanza senese. Da tempo sollecitava le istituzioni a intervenire sul Monumento ai Caduti per l’Indipendenza, in condizioni di forte degrado. A febbraio 2022, dopo gli accordi istituzionali con il Comune di Siena e le autorizzazioni della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è stata lanciata con successo la campagna di raccolta fondi, per integrare il contributo della Fondazione Monte dei Paschi.

 

Hanno aderito numerosi cittadini e, main sponsor, alcuni dei protagonisti senesi dellʼimprenditoria e dei servizi. Altre risposte sono arrivate dagli sponsor tecnici, aziende e professionisti. Hanno fornito competenza e strumentazioni allʼavanguardia: Ingenium e Light for Art, divisione dellʼazienda El.En. Spa; Edilcomit S.r.l. con il coordinamento del geometra Federico Bacchini; Logica Professional; il Gruppo Sali & Giorgi; agenzia di comunicazione Full Time. Fondamentale la partecipazione di Agt, Associazione Guide Turistiche della Toscana Siena e Provincia: nella Giornata internazionale della guida turistica, ha organizzato uno speciale tour dedicato al Risorgimento a Siena, animato dallʼattore e compositore Francesco Burroni. Lʼitinerario ‘Allʼepoca del Risorgimento’, proposto da Agt ai senesi e ai turisti, si è così arricchito di un elemento rinnovato, testimonianza della responsabilità della città per una fruizione consapevole di un nostro bene comune, di grande valore storico e simbolico.

Il cantiere scuola, i protagonisti

La Scuola Edile organizza i suoi cantieri a beneficio della comunità e del territorio con la modalità formativa del cantiere scuola come occasione di apprendimento, questa volta per un gruppo di tre allieve: Claudia Castagna, già allieva di un corso della Scuola Edile; Julia Ndoni, studentessa del Liceo Artistico Duccio  Buoninsegna di Siena, Anastasia Lombardi, già allieva del Centro Europeo del Restauro di Firenze. Il cantiere scuola, con uno slancio energico per il lavoro femminile, operativo dal 6 giugno al 14 settembre 2022, sotto l’esperta guida del restauratore Stefano Landi, ha consentito alle partecipanti di conoscere e utilizzare tecniche, imprenditorialità, strumenti e materiali che fondono la perizia del tradizionale lavoro artigianale con i metodi innovativi e tecnologici delle moderne professionalità