SIENA – ‘Aladin, il Musical’, alza il sipario venerdì 25 ottobre, ai Rinnovati, della Stagione 2024 – ’25 dei Teatri di Siena, la prima firmata dal direttore Vincenzo Bocciarelli.

Evento nell’evento con l’inaugurazione del cartellone accompagnata dall’anteprima nazionale dello spettacolo ed un red carpet da grande evento.
La rotta dei Teatri di Siena riparte dal veliero illuminato, lo slogan della stagione. «Con questa metafora – spiega Bocciarelli –, ispirato dal capolavoro shakespeariano, come accade per Ariel, vorrei comparare la tempesta emotiva stimolata dallo spettacolo e guidare con i Teatri di Siena nel percorso incrociato da vari repertori». Un cartellone importante questo dei Teatri di Siena, Oltre 30 spettacoli di livello ai Rinnovati e al Teatro dei Rozzi da ottobre ad aprile 2025. Dalla prosa classica al contemporaneo, lirica, danza, fra Sipario Rosso e Sipario Blu, la stagione presenta una pluralità di linguaggi per un pubblico ampio.

Una storia fantastica quella di Aladin ma ricca di riferimenti, una trama carica di significati e di suggestioni. «Le notti d’Oriente appartengono all’immaginario collettivo, e questo mi impone una regia che scandisca ogni singolo sapore, non privando lo spettatore della percezione di appartenere alla storia, in quel luogo e in quel tempo. Gli elementi scenografici, apparentemente semplici e dalle note trame, si intrecciano scandendo uno spazio mutevole, dal palazzo del Sultano all’esterno della città, dalle intime stanze della Principessa Jasmine alle strette vie di una città che si affaccia sul deserto, fino a catapultare lo spettatore nella Caverna delle Meraviglie», spiega il regista Luca Cattaneo.

Aladin, giovane ladruncolo di Agrabah, ai margini del deserto, s’innamora della principessa Jasmine: estroversa, ribelle, dovrebbe per legge sposare un uomo del suo rango. Il perfido Jafar, Gran Visir di corte, vuole impossessarsi di una lampada magica che racchiude un genio capace di esaudire tre desideri. Per recuperarla ottiene la collaborazione di Aladin, lusingandolo con promesse. Ma il giovane scopre il segreto della lampada, diventa amico del genio che si pone al suo servizio. Jafar non si rassegna: farà di tutto per impossessarsi della lampada magica e ostacolare l’amore fra il giovane e la principessa.

«Ho inebriato lo spettacolo di magia, sostenuto dal contributo di Antonio Casanova: i suoi effetti speciali ed illusioni conferiscono così al Genio grandi poteri, ma anche grandi responsabilità. Un Genio volante, un tappeto volante, un light design avanzato immergono in questo décor un cast di alta caratura artistica che ho fortemente ricercato. Certo, la firma di Stefano D’Orazio all’opera teatrale e dei Pooh per le musiche aiutano la mia regia. Ho privilegiato alcuni colori e aspetti dello spettacolo di dodici anni fa, non rinunciando a raccontare il mio Aladin. Se solo un bambino uscirà da teatro chiedendo di tornarci, Aladin avrà colto nel segno: sognando insegniamo a sognare».

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