L’assetto finanziario delle Amministrazioni oggetto di esame da parte dell’Agenzia di rating Moody’s appare solido e assolutamente sotto controllo. E’ quanto emerge dalla elaborazione dei dati relativi ai bilanci 2009 (i più recenti disponibili) effettuata dalla Fondazione per la finanza e l’economia locale (Ifel).
Comuni sotto esame – I Comuni di Bologna, Firenze, Milano, Siena e Venezia, analizzati attraverso i piu’ utilizzati indicatori, mostrano infatti una rigorosa tenuta di bilancio ed una corretta gestione delle entrate e delle spese Per quanto riguarda la autonomie finanziaria, le cinque amministrazioni sono abbondantemente sopra al 60%, evidenziando un forte controllo delle partite che influenzano la tenuta dei bilanci. Valori soddisfacenti anche sul piano della capacita’ di riscossione. Piu’ articolata la situazione degli indicatori relativi alla rigidita’ di bilancio, ovvero all’incidenza delle spese obbligatorie su cui l’Ente non ha discrezionalita’: se Venezia (grazie alle entrate del Casino’) ha il valore piu’ basso e Milano (per l’elevato valore del debito) il piu’ alto, le altre amministrazioni hanno una manovrabilita’ attorno al 50%, che non desta preoccupazioni. Non preoccupante anche l’incidenza della spesa per il personale sulle entrate correnti: su 10 euro di entrate correnti risultano infatti ”vincolati’ dal personale meno di 4 euro.
Debito – Per quanto riguarda il debito dei Comuni presi in considerazione la situazione e’ diversificata; il livello di debito e’ abbastanza elevato (con la eccezione di Bologna), ma con un soddisfacente equilibrio tra le entrate derivanti da debito e le entrate correnti proprie. Ed a questo si aggiunge che i Comuni di Venezia e Milano, non avendo mai attivato l’addizionale comunale Irpef hanno una ulteriore leva da poter eventualmente utilizzare in futuro per pagare il costo del debito. Infine, i 10 indicatori stabiliti dal Ministero dell’Interno per qualificare un Ente come deficitario (l’Ente viene dichiarato deficitario ove vengano superate le soglie di almeno 5 dei 10 indicatori), riportano (per i Comuni presi in considerazione) valori sempre inferiori alle soglie stabilite. La situazione appare quindi assolutamente sostenibile non prefigurandosi in nessun caso elementi concreti di fragilita’ nei bilanci comunali.
Siena