«O si cambia al Senato o le nostre dimissioni saranno sul tavolo e dovranno fare campagna elettorale senza le nostre facce». E’ l’ultimo disperato appello dei sindaci italiani che da mesi invocano maggiore attenzione da parte del Governo. E che oggi sono scesi in piazza a Milano «per far sentire la voce dei territori e delle realtà che ancora erogano  servizi ai cittadini, spesso anche supplendo a carenze altrui, pur di continuare a mantenere vivo il tessuto connettivo del nostro Paese».

2013, anno dei funerali Se il Parlamento non approverà gli emendamenti finalizzati a ridurre l'impatto dei tagli sui comuni, «il 2013 sarà l'anno dei nostri funerali». A sostenerlo è il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, presente oggi alla manifestazione di protesta a Milano. Delrio ha anche chiarito che l'Anci sostiene i comuni che hanno presentato ricorso al Tar contro l’Imu, «perché è l'unico modo per difendere i bilanci 2012. Se non ci sarà risposta, ci sarà una protesta molto seria, ma con forme di lotta pensate per non penalizzare i cittadini».

I motivi della protesta «Il Governo ci ha promesso un'alleanza – ha detto Delrio – abbiamo atteso di ridiscutere il Patto di stabilità almeno per la messa in sicurezza dei territori. Non solo il patto non cambierà ma coinvolgerà anche i piccoli comuni con un esito drammatico». Il presidente Anci ha poi ricordato come «dal 2007 al 2010 abbiamo dato al risanamento 10 miliardi di euro di cui 2,5 derivanti da questa spending review. In Europa possiamo andare a testa alta anche perché noi abbiamo dato più di ogni altro comparto dello Stato». Sull'Imu Delrio ha sottolineato come sia stata «pagata fedelmente dai cittadini perché pensavano che le risorse sarebbero andate per le scuole dei figli invece così non è stato. Era meglio la vecchia Ici. Anche sulla tassa sui rifiuti – conclude Delrio – vogliono fare la stessa cosa ma noi diciamo no. Basta fare i guardiani dello sceriffo di Nottingham».

Incontro con il ministro Giarda Una delegazione dei sindaci dell'Anci è stata ricevuta dal ministro per i rapporti con il Parlamento Pietro Giarda nel tentativo di convincere il Governo a fare marcia indietro su alcune misure previste dalla legge di stabilità come l'allargamento del patto di stabilità ai municipi con meno di 5.000 abitanti. L'incontro si sta svolgendo in prefettura a Milano ed è cominciato poco dopo mezzogiorno, al termine della manifestazione di protesta promossa dai Comuni nel capoluogo lombardo. Della delegazione dell'Anci fanno parte i sindaci di Roma, Gianni Alemanno, Varese, Attilio Fontana, Pavia, Alessandro Cattaneo, Reggio Emilia, Graziano Delrio e Venezia, Giorgio Orsoni. Presente all'incontro anche Mauro Guerra, responsabile dell'Anci per i piccoli comuni.
 
La Cia al fianco dei sindaci «Il nostro Paese ha l'impellente necessità di una svolta economica che permetta di riprendere con decisione la strada della crescita. E' necessario, però, che i tagli non vadano ad incidere sui cittadini, sui servizi, sui territori. E, quindi, siamo al fianco dei comuni -che svolgono un ruolo di primo piano nel contesto della società, nell'azione tesa a sollecitare Governo, Parlamento e forze politiche affinché prendano decisioni che non penalizzino proprio i territori e le realtà locali, in modo da mantenere vivo il tessuto connettivo dell'Italia». Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi. «D'altra parte, anche la nostra Confederazione – ha aggiunto Politi – ha in più occasioni sottolineato che il risanamento non può essere fatto soltanto con la linea di rigore, con i tagli e la pressione fiscale. E a pagare non possono essere i comuni che rischiano di trovarsi nelle condizioni di non poter rispondere più in alcun modo ai bisogni dei cittadini. Comuni che rischiano il 'blocco' sia finanziario che funzionale delle loro amministrazioni».

Il 29 novembre si decidono le dimissioni «Il 29 novembre l'Ufficio di presidenza dell'Anci, mentre saranno in corso i lavori sulla legge di Stabilità della Commissione Bilancio del Senato, si riunirà per decidere tempi e modalità delle dimissioni in massa dei sindaci». Lo ha annunciato Delrio, al termine dell'incontro con il ministro Giarda. Delrio ha riferito che «il ministro si è impegnato a riportare il nostro profondo malessere al premier Monti. Abbiamo chiarito – ha continuato Delrio – che la legge di stabilità è l'ultima occasione per rivedere quelle norme (Imu, Patto di stabilità e spending review) che stanno uccidendo il comparto dei Comuni. A questo proposito, il presidente dell'Anci ha annunciato che oggi stesso vedrò il segretario della Lega, Roberto Maroni, mentre domani incontrerò i segretari di PD e PDL Bersani e Alfano».
 
 

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