SIENA – Accordo extragiudiziale tra banca Mps e sindacati per la causa, davanti al tribunale del lavoro di Siena, promossa da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin per comportamento antisindacale a carico dell’istituto di credito senese.

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«Il procedimento si è chiuso con un verbale di conciliazione tra le parti in cui la Banca si assume una serie di impegni utili a ‘normalizzare’ le relazioni sindacali, deterioratesi negli ultimi mesi» spiegano i sindacati in una nota. L’accordo tra i legali delle parti, secondo quanto si apprende, sarebbe stato raggiunto nella tarda mattinata di oggi poco prima dell’udienza fissata davanti al giudice Delio Cammarosano.

Fruendo,«Banca disponibile a confronto»

Sull’operazione di distacco decennale di circa 300 dipendenti in Fruendo «la Banca si è dichiarata disponibile ad avviare, sin da subito, una fase di confronto – spiegano i sindacati – che preveda l’illustrazione del contratto di rete e tutti gli aspetti ad esso connessi, quali la durata, il perimetro e il trattamento dei distacchi, nonché – nel caso si giunga ad un accordo – le verifiche annuali concernenti l’andamento e la permanenza delle condizioni dei distacchi anche al fine di una loro eventuale cessazione».

Chiusura filiali, «Banca disponibile a prolungare la fase di consultazione»

Sulla procedura attinente la chiusura di alcune filiali «la banca si è dichiarata disponibile, sin da subito, a prolungare la fase di consultazione e confronto sino al 23 novembre e fino a quel momento, non si darà esecuzione a misure che possano comportare ricadute sulle risorse interessate».

Revisione mercato corporate posticipata a gennaio 2022

Sulla procedura infine di revisione mercato corporate questa è stata posticipata da dicembre 2021 a gennaio 2022 «per garantirci il prolungamento del confronto fino al 20 dicembre», spiegano ancora i sindacati. Su questo tema «si svolgerà uno specifico incontro di chiarimento con i vertici aziendali, finalizzato all’auspicabile recupero di un rapporto rispettoso dei reciproci ruoli. Il ristabilimento di un clima disteso e costruttivo dovrà ora necessariamente passare alla prova dei fatti» concludono i sindacati.