Compie oggi 96 anni Franco Zeffirelli e per celebrare il compleanno del Maestro, la Fondazione che porta il suo nome, e che ha sede a Palazzo San Firenze, nell’omonima piazza fiorentina, propone una serie di appuntamenti nell’arco delle intere 24 ore. Per tutta la giornata di oggi (dalle 10 alle 18) l’ingresso al Museo Zeffirelli, che in 22 sale propone testimonianze della settantennale carriera del Maestro, sarà gratuito per tutti i residenti di Firenze e dell’area metropolitana fiorentina, che vorranno scoprire la ricchissima collezione, da poco rinnovata con la presenza di otto nuovi costumi di scena.
Nel giorno del compleanno del Maestro, la Fondazione Franco Zeffirelli organizza per i visitatori del museo due turni di visite guidate che si terranno alle ore 11 e alle ore 16,30 al costo ridotto di 10 euro. Le visite guidate saranno a cura di Maria Alberti, responsabile didattica della Fondazione Franco Zeffirelli e storica del teatro, e di Alessandro Massini, in servizio presso l’Archivio personale del Maestro. La giornata di appuntamenti in onore di Franco Zeffirelli si concluderà alle 20,30 nella Sala della Musica in Piazza San Firenze con il concerto di fisarmonica del giovanissimo talento Lorenzo Albanese, vincitore di “Amadeus Factory” 2017, primo e unico talent show in Italia dedicato alla musica classica e al jazz. Classe 1997, solista già applaudito in sale come quelle della Società del Quartetto di Milano e della Royal Academy of Music di Londra, Albanese propone un programma con brani di travolgente virtuosismo: trascrizioni di Pachelbel, Albeniz (Asturias, uno dei suoi pezzi più noti) e Rossini (il celebre “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia), e originali dei contemporanei Angelis, Voytenko, Pusharenko, Semionow, espressamente scritti per fisarmonica. Quest’ultimo appuntamento conferma la vocazione della Fondazione Zeffirelli a promuovere i giovani artisti per farli affermare nel mondo delle arti dello spettacolo, e segna l’inizio della nuova serie dei “Concerti di San Firenze” organizzati da Francesco Ermini Polacci, direttore artistico della attività culturali.