Un centro di alta qualificazione in campo biomedico, che sappia convogliare competenze specialistiche e mettere a disposizione di ricercatori e aziende le più innovative tecnologie e infrastrutture scientifiche. E’ MedBiotech HUB & Competence Center presentato oggi all’Università di Siena. Il Centro, creato dal dipartimento di Biotecnologie mediche, ha l’obiettivo di studiare, sperimentare e proporre farmaci e tecnologie diagnostiche e terapeutiche per la salute umana e ha come riferimento strutture analoghe esistenti nelle più prestigiose università del mondo.
Finanziamento da 7,3 mln A rendere possibile al sua nascita il finanziamento del Miur riservato ai dipartimenti di eccellenza: 7,3 milioni di euro in cinque anni, di cui 2,3 milioni saranno spesi per infrastrutture e nuove attrezzature. Più di 100 i ricercatori dell’ateneo senese coinvolti, tra docenti, dottorandi e assegnisti, mentre il progetto ha permesso di assumere 5 nuovi ricercatori e un professore associato. Il Centro punta nel medio periodo ad autofinanziarsi, fornendo servizi e tecnologie di alta qualificazione a fruitori esterni, diventando allo stesso tempo un punto di riferimento internazionale nella ricerca biomedica.
La direttrice del dipartimento: «Ricadute sul territorio fondamentali» «Le ricadute sul territorio, in termini economici e di sviluppo sono fondamentali in questo progetto, per questo contiamo in una sempre più stretta collaborazione con aziende del comparto biomedico e biotecnologico, con ospedali e centri di ricerca» spiega Luisa Bracci, direttrice del dipartimento. Dieci sono le piattaforme tecnologiche messe a disposizione dal MedBiotech HUB & Competence Center. Si tratta di competenze specifiche e strumentazioni di laboratorio all’avanguardia che permettono di fare ricerca e fornire servizi su queste tematiche specialistiche: lo sviluppo di nuovi vaccini; lo studio dei materiali biocompatibili, soprattutto in ambito dentistico, in cui si valutano le caratteristiche fisiche, chimiche e meccaniche di materiali dentari con i tessuti orali; l’analisi per immagini delle cellule e dei tessuti; la cardiologia applicata allo sport; modelli animali, per permettere lo studio in vivo dell’azione dei farmaci e dello sviluppo delle patologie; la citometria a flusso, tecnica che utilizza un fascio di luce laser per l’analisi cellulare; la genomica dei microbi e del sistema immunitario; la genomica umana; l’analisi dell’interazione biomolecolare; la bioingegneria e la bioinformatica.