ROMA – “Siamo all’ultimo miglio. Se va in porto l’operazione di uscita con il Fondo di solidarietà, dal primo gennaio Mps entra nella classifica delle banche del sistema italiano”.
Non è una novità, ma Luigi Lovaglio ancora una volta ha posto l’accento sul piano esuberi, che il 30 novembre dovrebbe comportare l’uscita di 3.500 persone. Di fronte alla commissione bicamerale sul sistema bancario, l’amministratore delegato di Mps ha quindi aggiunto: “Dobbiamo arrivare a un livello di cost/income medio, non necessariamente quello migliore. Se le altre banche corrono, a quel punto, se siamo più leggeri (il risparmio dal 2023 è quantificato in 270 milioni, ndr), corriamo anche noi”.
Dall’altro lato c’è l’aumento di capitale da 2,5 miliardi. Un’operazione che “potrebbe risentire delle condizioni di mercato macroeconomiche, attualmente rese difficili anche dal
conflitto bellico Russo – Ucraino”. Lovaglio ha ricordato che il calendario di questo passaggio prevede la convocazione dell’assemblea per approvarlo il prossimo 4 agosto per poi svolgersi “nella seconda decade di settembre”. La durata dell’offerta “sarà di circa 3 settimane”, mentre “non è ancora definito in dettaglio ma è previsto che l’operazione debba concludersi al più tardi entro il 12 novembre”.
Il banchiere, che ha evidenziato gli incontri con potenziali investitori tenuti in questi giorni, “iniziamo le discussioni sul tema dei rischi legali e chiudiamo con le possibilità di investire in Mps”, ha quindi sottolineato: “Le sensazioni che ho io sono abbastanza positive. C’era la coda di banche che volevano supportarci. Fatte salve le vicende del mercato che non possiamo controllare, c’è interesse su Mps”. L’ad ha parlato anche delle rischi legali, che pesano per circa 1 miliardo: “Il 60% sono su due cause e una l’abbiamo vinta. L’orientamento dice che la banca è in una posizione forte”. Infine, uno sguardo al titolo, che anche oggi è in perdita di oltre il 3%. “Essendo un titolo sottile, può subire oscillazioni – ha affermato Lovaglio -. Io credo che oggi bisogna mettere tutta la credibilità che il team può avere per fare in modo che gli investitori capiscano il valore della banca”.