E’ capitato anche al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
Si è recato alla stazione ferroviaria, ma il treno che voleva prendere era stato soppresso (leggi). Come accade ogni settimana a migliaia di pendolari. E come accade anche a tanti turisti, che amano visitare la nostra regione con il treno. O forse è meglio dire: amerebbero.
L’idea non è mia, ma di un agente di viaggio inglese di chiara origine italiana, Daniele Broccoli, e si chiama Tuscany without a car, la Toscana senza l’auto e chissà che prima o poi non sia possibile realizzarla.
Broccoli dice: a tanti turisti che arrivano in aereo, magari farebbe piacere spostarsi in treno, visto che in Toscana le distanze sono modeste e i prezzi dei biglietti – tutto sommato – abbastanza convenienti rispetto ad altri paesi europei. Per chi viene dalla Gran Bretagna o da altri paesi che hanno la guida a sinistra (come Giappone, India, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia, Sudafrica… oltre il 35% degli abitanti del pianeta) c’è anche il vantaggio di non dover imparare a guidare dall’altra parte. E poi, secondo la famosa battuta di Jerome K. Jerome, i paesaggi sono così belli che il treno va piano per poterli guardare e apprezzare anche lui.
La proposta è davvero interessante. Da Pisa, ad esempio, in 15 minuti si arriva a Viareggio o a Livorno, in meno di mezz’ora a Lucca, in un’ora si raggiunge Firenze, in un 1h40′ Siena, in 2 ore l’Argentario. E anche da Firenze di treni ce ne sono parecchi. Tempi scomodi per chi deve muoversi per lavoro, ma assolutamente accettabili per chi è in vacanza.
Il caso più emblematico è quello della linea Pisa-Lucca. Sarebbe un “trenino” turistico formidabile, capace di fare milioni di biglietti, sia per il fascino delle due città, sia per il territorio che attraversa, da San Giuliano Terme in poi, ed invece Trenitalia mantiene la linea in condizioni disastrose, con vetture fra le più obsolete e ritardi che spesso riescono addirittura a raddoppiare il tempo di percorrenza. Lo dico per esperienza personale. Ma si vede che i turisti non interessano e non interessa neppure vendere biglietti ferroviari.
Come sarebbe bella Tuscany without a car…