La notizia è troppo golosa per farsela scappare.
E riguarda la scomparsa dell’indicazione “Pontedera” da alcuni cartelli stradali a Volterra (leggi). Così motivata dall’assessore ai lavori pubblici, Paolo Moschi: «Abbiamo preferito segnalare altre città turistiche tipo Peccioli, Certaldo o, in altre direttrici, San Gimignano. Pensate cosa accadrebbe a noi se ci togliessero dalle indicazioni di tali centri turistici. Il flusso degli arrivi rischierebbe di diminuire… Del resto, in alcuni punti strategici di Pontedera non ci sono le indicazioni per Volterra».
Commento perfetto per capire come mai, anche nel campo della segnaletica, pure così importante per una politica di accoglienza, l’attenzione verso il turista è sempre l’ultima cosa ad essere considerata. Molto meglio concentrarsi sulle scortesie fra vicini o sulle piccole vendette del «tu non segnali me, io non segnalo te». Che, di certo, renderanno di più in termini di consenso elettorale e di bevute al bar…
L’esempio di Volterra non è il solo e forse neppure il più grave.
Qualsiasi gita fuori porta è per ognuno di noi un’occasione per toccare con mano la mancanza di una segnaletica adeguata a raggiungere anche località importanti. Ma questa volta, non ci si può nascondere dietro quella che è diventata la formula magica dei nostri anni: «Non ci sono i soldi». Proprio no: un cartello installato costa circa 100 euro (cento/00 per essere chiari) e dunque nulla come una segnaletica adeguata costa poco e rende molto. Adesso, poi, amministratori e tecnici hanno altra scusa pronta per non occuparsi dei cartelli: «tutti hanno il navigatore».
Ma la verità è che il problema non è mai la “mancanza” di soldi, ma la competenza e la voglia di dare un servizio a chi attraversa i nostri territori, lasciato in balìa di cartelli con la cifra dei chilometri visibilmente sbagliata o abbandonati a se stessi davanti ad una rotonda, dove improvvisamente i cartelli per una località spariscono. Meno male che è così bello perdersi fra paesi, colline e boschi della nostra Toscana…