Un mistero ancora senza soluzione quello dell'omicidio della colombiana trovata morta ieri in un monolocale nel centro storico a Siena. La sorella e la mamma della vittima stanno arrivando in queste ore in città, dove domani verrà effettuata l'autopsia sul corpo della vittima. Per i risultati ufficiali bisognerà attendere 60 giorni, ma gli inquirenti sperano di avere, già domani, le prime indicazioni sull'ora del delitto e sulle modalità della morte. A trovare la donna ormai senza vita in bagno, era stato nel pomeriggio di domenica il proprietario dell’appartamento allertato dalla sorella della vittima che non riusciva a contattarla da un giorno. La trentaduenne, arrivata in Italia dalla Spagna da dieci giorni, era a Siena da circa sei.
Dieci persone interrogate Sarebbero 10 le persone interrogate dai Carabinieri di Siena in queste ore per cercare di ricostruire personalità e stile di vita della 32enne colombiana uccisa con un colpo alla testa, il cui cadavere è stato trovato ieri pomeriggio in un appartamento nel centro di Siena dove la donna viveva da pochi giorni. Secondo quanto si apprende da fonti vicine all’indagine tra i 10 ascoltati ci sarebbero principalmente conoscenti e amici della vittima anch’essi di origine sudamericana. Nessuna pista è esclusa dagli inquirenti e le indagini proseguono a 360 gradi.
Il mistero della valigia Continuano, intanto, senza sosta i rilievi nell’appartamento da parte degli uomini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri anche in cerca di possibili tracce di sangue con Dna diverso da quello della vittima. Numerosi gli oggetti personali della donna già sequestrati e inviati ai Ris di Roma per essere analizzati. Tra questi ci sarebbe anche una valigia che farebbe presupporre che la vittima stesse per lasciare l’appartamento. Nessuna novità invece sull’arma del delitto, un oggetto contundente che avrebbe inferto il colpo mortale alla testa della 32enne dopo una violenta colluttazione con l’aggressore
Rapina o delitto passionale Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, secondo quanto riferito dal proprietario stesso, l’assassino aveva chiuso l’appartamento a chiave dall’esterno, mentre l’interno era stato completamente messo a soqquadro. I carabinieri non sono riusciti nemmeno a recuperare il portafoglio della donna. Se l’assassino abbia voluto simulare una rapina o se piuttosto si sia trattato di delitto passionale saranno le indagini a stabilirlo. Entrambe le piste per il momento sono al vaglio del Pm Nicola Marini che ha avviato immediatamente le indagini. Già nella nottata di ieri sono state ascoltate tre persone. Le due amiche della vittima che, avvisate dalla sorella, avevano chiamato preoccupate il proprietario ed una terza persona. Si tratterebbe di un uomo che avrebbe aiutato la donna a trovare casa nella città del Palio. A lui gli inquirenti hanno chiesto informazioni sul soggiorno senese della vittima per ricostruire gli ultimi momenti della sua vita. Intanto per questa mattina sono attesi nel monolocale, per un sopralluogo, gli uomini della sezione investigativa scientifica dei carabinieri che da Firenze arriveranno per eseguire ulteriori rilievi e proveranno a trovare nuovi indizi utili alle indagini.