Una mostra dedicata all’opera del pittore Amos Cassioli e alla scuola senese dell’Ottocento. Si intitola “Amos Cassioli e gli amici puristi. Opere dell’800 senese da una collezione privata” e si terrà ad Asciano (Siena) dal 24 marzo al 29 luglio prossimo e a Saturnia (Grosseto) dal 5 agosto al 5 novembre.
Collezione privata mai esposta Per la prima volta sarà esposta al pubblico una collezione privata composta da circa 40 opere tra dipinti, disegni, acquarelli e una rara pietra litografica matrice di stampa del noto quadro di Amos Cassioli rappresentante la “Madonna del pensiero”. Il centro delle Crete senesi, grazie alla associazione Pro Loco e al Comune di Asciano prosegue il progetto “5 Talenti”, coordinato da Franco Sartini, dedicato alla valorizzazione di figure storiche che ad Asciano hanno avuto i natali. Dopo Claudio Tolomei, letterato umanista, poeta e politico, e Domenico di Bartolo Ghezzi, pittore del Rinascimento senese, quest’anno il protagonista è il pittore Amos Cassioli (1832-1891), di cui proprio ad Asciano è presente una ricca collezione nell’omonimo museo.
Cassioli e gli amici puristi La mostra intende così arricchire la conoscenza dello stesso Cassioli e della scuola senese dell’epoca fino a riportare l’attenzione sul museo in ambito nazionale. A questo scopo la mostra sarà inserita nel percorso delle Giornate di Primavera che il FAI organizzerà ad Asciano il 24 e 25 marzo. Il catalogo, curato da Francesca Petrucci, è pubblicato da Primamedia editore. Infine, grazie alla collaborazione con il Polo culturale Pietro Aldi, le opere saranno esposte a Saturnia (Grosseto) dal 5 agosto al 5 novembre. Accanto alle opere di Cassioli saranno esposti dipinti e disegni di altri illustri artisti protagonisti della Scuola Senese dell’Ottocento, in particolare di Luigi Mussini, Alessandro Franchi, Cesare Maccari, Pietro Aldi, Riccardo Meacci,Giuseppe Cassioli.
Sindaco Bonari: «2018 anno di Cassioli» «Il 2018 sarà per Asciano l’anno dei Cassioli – dichiara il sindaco di Asciano, Paolo Bonari -. In primavera celebreremo Amos con questa bellissima mostra che resterà aperta fino all’estate, mentre in autunno toccherà al figlio Giuseppe, autore, tra le altre cose, della medaglia olimpica utilizzata per tutte le edizioni delle olimpiadi dal 1924 al 2000. Due eventi importanti resi possibili dall’intesa straordinaria che in questi anni è nata tra il Comune e le associazioni culturali del territorio». L’esposizione è organizzata dall’associazione Pro Loco insieme al Comune di Asciano e al Fai-Delegazione di Siena e provincia, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo.
Amos Cassioli (1832-1891), dopo gli studi all’Accademia di belle arti di Siena, Cassioli tra il 1856 e il 1859 ebbe l’opportunità di soggiornare a Roma grazie ad una borsa di studio assegnatagli dal Granduca di Toscana. Sul finire del 1860 si trasferì a Firenze, che divenne la sua definitiva dimora anche se continuò a mantenere continui rapporti con Siena. Fu eccellente ritrattista (in occasione della Esposizione Italiana di Firenze del 1861 Pietro Estense Selvatico lo definì “il primo tra i ritrattisti toscani”) e si distinse anche per grandi opere a soggetto storico fra cui “La battaglia di Legnano” (Firenze, Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti), “Provenzan Salvani” (Siena, Palazzo Pubblico), “Il giuramento di Pontida” (Siena, Palazzo Pubblico). Tra il 1884 e il 1886, eseguì gli affreschi nella Sala del Risorgimento del Palazzo Pubblico di Siena che raffigurano “la Battaglia di San Martino” e “la Battaglia di Palestro”. Sue opere sono conservate a Siena (Pie Disposizioni, Banca Monte dei Paschi, Palazzo Pubblico) Firenze, Milano, in molti musei pubblici e collezioni private.
Il museo di Asciano La collezione del museo, inaugurato nel 1991 nel centenario della morte del pittore, è stata arricchita di nuove opere nel corso del tempo; nel 2007 è stato realizzato il nuovo allestimento grazie alla Fondazione Musei Senesi insieme all’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” che concesse nuovi dipinti, rimasti per decine di anni nei depositi della Soprintendenza. Da allora, al nucleo originario di opere di Amos e Giuseppe Cassioli, si sono aggiunti i dipinti di alcuni dei più importanti maestri dell’epoca, così da costituire, ad oggi, l’unico museo di arte dell’Ottocento presente in provincia di Siena.