Il nostro viaggio nelle primarie senesi (#primariesenesi) attraverso il confronto tra i candidati. Dopo Sovicille (leggi) Monteriggioni (leggi) e Rapolano Terme (leggi)  agenziaimpress.it propone il faccia a faccia tra i candidati del Partito Democratico di Colle Val d’Elsa, Miriana Bucalossi, Gerardo Di Fonzo e Claudio Marinangeli, in vista delle primarie del prossimo 9 marzo in provincia di Siena.
 
I colligiani, dopo dieci anni di amministrazione guidata da Paolo Brogioni, sono chiamati a scegliere un nuovo sindaco. E il partito democratico con le primarie intende presentare all’elettorato la migliore candidatura possibile per superare questa delicata crisi economica che colpisce anche la città valdelsana che in questi anni ha conosciuto le difficoltà della crisi ma anche alcuni interessanti tentativi di rilancio e di valorizzazione.
 
Artigiano, manifatturiero, crisi dei poli industriali e innovazione. Quali le proposte per l’economia nel territorio valdelsano anche in un’ottica di area?
 
Miriana Bucalossi «Occorre valorizzare le nostre aziende, difenderle e supportarle per riconoscerne le specificità. Colle Val d’Elsa, del resto, ha un’identità manifatturiera molto forte che deve essere nuovamente valorizzata, salvaguardando l’esistente ma pianificando azioni in grado di attrarre anche nuovi investitori in un’ottica di area vasta. A questo proposito sono convinta che occorra una forte cooperazione con gli altri Comuni della Val d’Elsa per programmare politiche di area vasta sia per risparmiare sui servizi che possono essere condivisi sia per partecipare insieme a bandi europei e ottenere finanziamenti comunitari per rilanciare i  nostri territori. Le parole d’ordine dovranno essere aggregazione, partecipazione, collaborazione, condivisione, identità colligiana. Dovremo puntare sulla crescita del territorio in termini di miglioramento della qualità dei servizi, facilitazioni per le aziende che intendono investire nel territorio. E ancora, semplificazione delle procedure per il rilascio di autorizzazioni e licenze, incentivi e riduzioni della pressione fiscale. Semplificazione dei procedimentiamministrativi, rafforzamento del SUAP, certezza dei tempi nelle risposte autorizzative. Reimpiego delle risorse comunali (derivanti dal recupero entrate non riscosse per evasione e imposte non pagate) per ridurre la tassa sui rifiuti. E ancora incentivi alle aziende per l’inserimento di nuove figure professionali per la ricerca fondi, rilancio delle attività di ricerca e collaborazione tra le aziende del territorio e il centro CREA. Infine, il sostegno al settore dell’artigianato con progetti per formare le nuove generazioni, trasmettendo le conoscenze e il saper fare degli antichi mestieri, per preservarli e fornire ai giovani nuove e importanti opportunità secondo il modello della Bottega Scuola e l’esenzione dalle imposte per gli operatori commerciali che promuovano iniziative di carattere culturale e di aggregazione».
 
Gerardo Di Fonzo «La crisi economica ha colpito pesantemente anche nel territorio della Val d’Elsa un po' tutti i settori economici, da quello edilizio all'artigianato, al manifatturiero tradizionale. Per rilanciare l'economia del nostro territorio vanno messi in campo, tra gli altri, i seguenti interventi incentivi alle imprese che investono in innovazione e ricerca e/o che si aggregano tra loro per fare rete, sostegno all'imprenditoria giovanile e femminile attraverso la concessione di agevolazioni fiscali di medio/lungo periodo, accordi a livello di area dei Comuni con le banche per facilitare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese, incentivi alle imprese che realizzano corsi di riqualificazione professionale dei propri dipendenti per fronteggiare la crisi. Infine il rilancio del settore dell'artigianato incentivando la nascita di scuole di mestieri».

Claudio Marinangeli «A Colle vivono molti bravi lavoratori dipendenti o artigiani del settore cristallo e vetro da mantenere o reinserire nel mondo del lavoro. Per questo si dovrà sostenere il settore in modo che si orienti anche verso produzioni diverse da quelle tradizionali, come ad esempio la produzione di vetro piano (vetri multistrato di sicurezza, acustici, termici, ecc.). Si dovranno anche sviluppare politiche locali a sostegno delle attività produttive attraverso la ricerca e l’innovazione utilizzando i rapporti tra il Cnr, il CREA e le Università (Si, Fi e Pi). La ricerca non è accessibile alle micro imprese e con queste collaborazioni potremo renderla fruibile anche ad esse, con il fine di progettare, sperimentare e realizzare nuove produzioni. Si dovrà inoltre tentare il rilancio di un settore che è stato il fiore all'occhiello della Valdelsa, quello estrattivo. Tale settore è ben radicato in zona (marmo giallo) e le vendite sono in crescita, tuttavia il 60% delle vendite sono all’estero e spesso la lavorazione delle pietre grezze (segherie) viene fatta all’estero (Cina) o nella zona di Massa. Per questo si dovrà trovare un giusto compromesso tra le attività estrattive, l'ambiente e le attività pubbliche per un miglior utilizzo in senso ecologico del territorio. E poi pensiamo all’agricoltura che cambia continuamente, subisce continue aggressioni, mostrando tutta la sua fragilità. Il nuovo Regolamento Urbanistico dovrà tenere conto non solo del mantenimento del territorio e dell’ambiente ma dovrà agire su strade, acquedotto, linee elettriche e dati, prevedere la possibilità di garantire lo sviluppo delle aziende dando loro una mano a rimanere vive per cogliere tutte le opportunità che le nuove tecnologie in materia di bioarchitettura e risparmio energetico offrono, compresa quella di riuscire a far arrivare a tutte le aziende la banda larga e quindi l'accesso veloce alla rete».
 
Da quali priorità e misure passano il rilancio dei settori culturale e turistico?
 
Miriana Bucalossi «Dovremo promuovere l’immagine turistica della città con una presenza intelligente sul Web attraverso il nuovo sito dell’amministrazione comunale: da vetrina informativa a vero e proprio portale di servizi al cittadino, alle imprese e ai turisti. Digitalizzare il patrimonio culturale della città e del suo territorio, delle tradizioni per restituirle in rete come “bene comune” per i nostri cittadini e i nostri visitatori. Sarà indispensabile puntare su quell’economia della cultura in grado di restituirci un valore in termini di presenze e ricadute per i nostri operatori valorizzando il cristallo, i personaggi illustri della nostra città: da Arnolfo di Cambio, Cennino Cennini a Romano Bilenchi, Mino Maccari, mettendo in rete i musei cittadini, valorizzandone le specificità e qualificandone i servizi. Creare inoltre percorsi e “mappature” tematiche della città e renderle facilmente fruibili sul web come nel caso della Francigena, riconosciuta Itinerario Culturale Europeo oppure la valorizzazione dei sentieri della città quale il Parco Fluviale dell’Elsa e la ciclopedonale Colle Poggibonsi, i percorsi nella storia manifatturiera della città costituiti dalle Gore. Infine occorre promuovere un’offerta coordinata ed intelligente della nostra offerta turistica valorizzando il turismo culturale e quello sportivo ma anche la costruzione di un sistema integrato e virtuoso tra cultura, commercio, ambiente per un’offerta unica».
 
Gerardo Di Fonzo «Sicuramente dal migliorare il livello qualitativo e professionale della promozione turistica della città che ne valorizzi le peculiarità (posizione geografica, centro storico, enogastronomia, lavorazione del vetro e del cristallo, cittadini illustri, dal proporre biglietti gratuiti per i musei della città (etrusco, civico-diocesano, del cristallo) a quei turisti che pernottino in strutture del nostro territorio per più di 2-3 giorni. Occorre poi proporre ai musei di grandi realtà turistiche a noi vicini (Siena, San Gimignano, Firenze) degli accordi che prevedano il “prestito” di opere d'arte importanti da esporre nei musei colligiani. Infine, promuovere itinerari turistici legati alla via Francigena e l’integrazione sempre più profonda tra istruzione e cultura con musei e biblioteche aperte alle scuole, agli studenti e ai docenti al fine di valorizzare il patrimonio artistico e culturale di cui disponiamo».

Claudio Marinangeli «Sulla cultura seguo la volata lanciata da Matteo Renzi: chi non investe sulla scuola non investe sul futuro. Attivare un piano di manutenzione degli edifici scolastici anche recuperando risorse dalla vendita dei beni pubblici inutilizzati sarà la prima cosa da fare, così come trasferire prima possibile la scuola dell'infanzia da Colle Alta e attivare gli istituti comprensivi. Sul settore turistico ci sono diversi problemi, soprattutto perchè non comunichiamo quanto siamo belli e quante cose belle abbiamo. La comunicazione che è stata fatta in questi ultimi anni è stata fatta in maniera sbagliata. Se si considera che la maggior parte dei turisti vengono a Colle solo perché non trovano posto in realtà vicine come Volterra, San Gimignano o Firenze o perché ci capitano per sbaglio. Ma tutti, quando vanno via, dicono che ci tornerebbero volentieri. Ecco perché per rilanciare il turismo penso che una parte importante la debba fare la comunicazione. Poi pensiamo alle potenzialità di quello che io chiamo Turismo Sportivo. Da Colle sono state mandate via manifestazioni importanti come la Coppa del Cristallo, la Fettunta, la Colle-Follonica, manifestazioni che portavano migliaia di persone. Per questo vogliamo ripristinare queste manifestazioni per cercare di dare ampio respiro alle attività che gravitano attorno al turismo. Così come, parlando di cultura, dobbiamo valorizzare gli antichi caratteri produttivi di Colle con la creazione di un parco di archeologia industriale (le gore, le antiche cartiere, le marmerie, la lavorazione dei metalli, ecc.), valorizzare al massimo il ramo della Via Francigena che da Coneo attraversi Colle Alta e si ricolleghi al percorso attuale alle Caldane».

Sicurezza e rivitalizzazione del centro storico. Quale la ricetta?
 
Miriana Bucalossi «Il centro storico rappresenta un punto di riferimento per la città. In termini di sicurezza dobbiamo ragionare non solo di quella percepita dai cittadini ma anche di sicurezza sociale. Per questo ho proposto un piano regolatore della luce in grado di garantire l’efficientamento energetico e una maggiore illuminazione nella città. Può essere predisposto un sistema di videosorveglianza in alcune zone mentre per quanto riguarda la rivitalizzazione del centro questa può passare da un sistema di esenzioni dei pagamenti (suolo pubblico, affissioni ed altre) per eventi culturali, sportivi e di promozione territoriale organizzati da associazioni e operatori economici ma anche da una nuova regolamentazione della sosta con esenzione per i clienti delle attività commerciali e una revisione concertata con gli operatori per nuove aree di carico e scarico. Si potrebbe pensare ad un accordo con i commercianti in maniera tale che i cittadini possano abbattere il costo del parchimetro se fanno acquisti presso gli aderenti. Così come si potrebbe allungare il tempo di sosta gratuito concesso tramite biglietto del parchimetro passando dai 15 minuti di oggi ai 20 minuti.Infine, l’adozione di un Piano Regolatore “Green” per garantire alla città e ai suoi cittadini soluzioni urbanistiche ecosostenibili che rendano centrali la cura del paesaggio e l’inserimento di nuove piante per dare ossigeno alla città e renderla più vivibile.
 
Gerardo Di Fonzo «La rivitalizzazione del centro storico passa attraverso il rilancio del commercio con la creazione di nuovi parcheggi o di parcheggi gratuiti in prossimità della piazza e delle zone limitrofi, il completamento del progetto Fabbrichina, l'allestimento in via Garibaldi di negozi di esposizione di prodotti tipici locali (a partire dal vetro e cristallo) ed eventualmente con l'ampliamento della ZTL nel centro della città. La sicurezza può essere migliorata con l'installazione di nuovi impianti di videosorveglianza allo scopo di ridurre la percezione di insicurezza dei cittadini, di prevenire atti vandalici, di migliorare il servizio di intervento della Polizia municipale e di tutelare il patrimonio artistico e culturale della città».

Claudio Marinangeli «La sicurezza è un tema di sinistra e la sicurezza deve essere garantita ai cittadini. Le telecamere dovranno essere messe negli angoli più strategici della città, al di là di vecchi pregiudizi riguardo alla privacy. Chi non ha da nascondere niente, non deve temere niente. Allo stesso tempo per far questo occorrono risorse, ma la nostra idea è quella di cercare di unificare alcuni servizi con Comuni limitrofi come quella della Polizia Municipale, in grado non solo di risparmiare, ma anche garantire molta più presenza sul territorio. Per rivitalizzare il centro storico, invece, si parte dal presupposto che Colle Alta è una chicca e va bene così com'è. Molto invece va fatto sulla parte bassa. Intanto dando ai commercianti la possibilità di esporre la propria merce fuori dai propri negozi come avviene in tutta Europa, lanciando l'idea del primo metro gratis di suolo pubblico. Poi bisogna riportare gli eventi in piazza e per far questo occorre rivedere il Piano del rumore. Questo è un regolamento comunale che può essere cambiato fin da subito, dando la possibilità di organizzare eventi e dare più vitalità al centro. Infine va rivisto il piano dei parcheggi e della viabilità: abbiamo immaginato per questo una 'Zona 30' di dimensione europea, un percorso fatto di fioriere nell'area tra Piazza Arnolfo a via Roma e una revisione di tutti i parcheggi a pagamento del centro. La sosta va controllata, non fatta passare come un'imposta».